AstraZeneca, 1600 esuberi nella ricerca
18 marzo 2013 – PHARMASTAR*
La multinazionale britannica AstraZeneca ha reso noto un piano globale di riorganizzazione della propria ricerca e Sviluppo che entro il 2016 comporterà la perdita di 1600 posti di lavoro, pari al 3% dei 51.700 mila dipendenti della società. Lo ha reso noto l’azienda con un comunicato stampa.
Tra il 2013 e il 2016, l’azienda ricollocherà 2500 dipendenti in sedi diverse dalle attuali . AstraZeneca focalizzerà la propria ricerca a Cambridge (Regno Unito), Gaithersburg (Maryland, USa) e Moelndal (Svezia).
Inoltre, l’azienda sposterà il suo quartier generale da Londra a Canbridge, dove investirà $500 milioni per il nuovo insediamento. Di questi tagli, 650 saranno a carico della filiale Usa e circa 700 saranno in Gran Bretagna. A regime, nel 2016, il piano comporterà risparmi annui per $190 milioni. I tagli del personale, oltre all’aspetto umano, avranno anche un costo economico, che l’azienda valuta in 1,4 miliardi di dollari.
Oltre ai tagli del personale, che sono la cosa più evidente, il piano aziendale intendere rendere la ricerca di AstraZeneca, più veloce, efficiente e con meno livelli gerarchici. Nonostante la grande tradizione di questo gruppo, purtroppo negli ultimi anni, la ricerca di Astra ha dato pochissimi frutti e un intervento era necessario.
Il prossimo 21 Marzo, Pascal Soriot, da poco alla guida di AstraZeneca, comunicherà agli analisti finanziari i piani di sviluppo della società. Per l’anno in corso l’azienda prevede vendite in calo di diversi punti percentuali (poco al di sotto del 10%) a causa del crescere della competizione dei generici. I profitti, invece scenderanno ben di più. Entro la fine del prossimo anno, farmaci che adesso rappresentano il 40% del fatturato (Crestor, Nexium, Seroquel) andranno incontro a scadenza brevettuale e ciò avrà