Unused Covid antivirals

Il ministro alla salute Roberto Speranza, durante il question time alla Camera, ha aperto sull’ipotesi che a firmare le ricette per i farmaci anti Covid siano i medici di famiglia, evitando il coinvolgimento dei reparti ospedalieri e quindi abbreviando la catena di passaggi. «La Cts dell’Aifa – ha dichiarato – martedì ha cominciato a lavorare nella direzione di consentire attraverso i medici di medicina generale un accesso più diretto agli antivirali».

Un po’ fuori tempo massimo ma «è un atto dovuto per la gestione di una pandemia che sta evolvendo verso un’endemia – commenta Silvestro Scotti, segretario generale del sindacato dei medici di famiglia Fimmg – Un intervento terapeutico immediato potrebbe cambiare la storia del paziente». «Abbiamo chiuso la fase di emergenza. E il quadro è quello di un calo della copertura immunitaria legata al vaccino. È evidente che la possibilità di avere una terapia, in questa situazione, ci fa giocare una partita diversa con i nostri assistiti più fragili». (fonte the newspaper 7/4/2022).

Two have been authorized so far in Italy oral antivirals for the treatment of coronavirus disease 2019 (COVID-19) in adults who do not require supplemental oxygen therapy and who are at high risk of developing a severe form of COVID-19:

it's a intravenous antiviral for the treatment of COVID-19:

Al molnupiravir di Merck che abbatte i ricoveri di un 30% si è aggiunta l’associazione nirmatrelvir + ritonavir di Pfizer che arriva a un 88% di ricoveri evitati rispetto al gruppo placebo. L’Agenzia del Farmaco li ha autorizzati in commercio per la somministrazione a pazienti sintomatici da non più di 5 giorni, così da evitare il ricovero.

Per utilizzarli però serve l’indicazione del medico di famiglia per il centro specialistico dove il paziente deve recarsi per ottenere la prescrizione, e di qui la medicina arriva in ospedale o nella farmacia territoriale.

Un’assurdità che non garantisce certo la somministrazione tempestiva: alla luce della situazione italiana i tempi rischiano di essere decisamente più lunghi, considerando che ci vogliono circa due giorni prima che il paziente abbia il referto del tampone, dopodiché deve rivolgersi al medico di base e il quale a sua volta dovrà mettersi in contatto con il reparto di Malattie infettive dell’ospedale, dove il farmaco potrà essere prescritto e dispensato dalla farmacia ospedaliera o per conto. Il rischio, ovviamente, è di perdere tempo e di non riuscire a somministrare il farmaco.

Infatti nonostante l’ampia diffusione del virus, gli antivirali anti-covid risultano largamente sottoutilizzati

Devono quindi essere prescritti rapidamente e questa rapidità la garantisce solo il territorio: medico di famiglia e farmacia. Farli somministrare solo in ospedale è anche discriminatorio, pensiamo alle periferie e tutti i centri delocalizzati che non possono accedere in tempi rapidi ad un reparto di malattie infettive”.

«Underuse of these drugs – highlights Cartabellotta of the Gimbe foundation – is to be attributed to failure to enable family doctors to prescribe them, as well as exclusive dispensing in hospital pharmacies and not in local ones. Considering that the 2022 agreement for the supply of Paxlovid amounts to 600,000 treatments (for a total of 400 million euros), in the absence of an adequate organizational model capable of guaranteeing the necessary timeliness of the prescription, there is a risk that stocks remain unused as has already happened for monoclonal antibodies»

As reported by AIFA report Monitoring Antivirals for COVID-19 of March 25, 2022, of the antiviral treatments available for outpatients, 4,052 therapies were started with Paxlovid (in 42 days), 12,149 with Molnupiravir (in 83 days) and 5,100 with Remdesivir (in 83 days). Too small numbers, compared to the indications of these drugs.

Gli antivirali di Pfizer e Paxlovid  sono stati distribuiti alle Regioni per 11.200 trattamenti. Si pensi che sono 600.000 i cicli del farmaco Pfizer acquistati dall’Italia. Eppure, stando all’ultimo monitoraggio di Aifa del 8 marzo, di questi ne sono stati utilizzati appena 2.072.

L’idea di risparmiare risorse pubbliche, ha dichiarato Guido Rasi, utilizzando un trattamento in meno rispetto ad uno in più non ha nessun supporto logico visto che parliamo di farmaci pre acquistati. Meglio rischiare di usarne uno inutilmente che magari non utilizzarlo laddove sarebbe invece necessario.

If the solution proposed by Minister Speranza is reached, new therapeutic perspectives will open up, with fewer hospitalizations and fewer deaths

Related news: AIFA update. Report no. 8 Monitoring Antivirals for COVID-19

The Potential of Intentional Drug Development

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