Nei giorni scorsi l’ATS di Bergamo faceva sapere che per mettere in atto il Piano vaccinale previsto dalla Regione Lombardia, che prevede somministrazioni 24 ore su 24, sette giorni su sette, sarebbe necessario personale in quiescenza o operatori che a titolo gratuito siano disponibili a impiegare il loro giorno di riposo per prestare servizio.
L’AIISF Bergamo, in una letter alle Autorità sanitarie dell’ATS, si dichiarava, a nome degli ISF, disponibile a una collaborazione volontaria che potesse dare un certo respiro agli altri operatori sanitari soprattutto nei fine settimana.
Gli informatori di AIISF ricordano che sono preparati scientificamente perché aventi una Laurea in discipline scientifiche (la maggior parte in Scienze Biologiche, in Chimica o in Farmacia) e soprattutto sono desiderosi di essere utili in questo momento di gravose difficoltà: potrebbero, proseguono nella lettera, venire impiegati in vario modo, ad esempio: nell’accettazione del paziente tramite piattaforma gestionale SIAVR, che in questi giorni stiamo imparando a conoscere assieme ai referenti AFT; a spiegare ed aiutare, soprattutto gli over 80enni, nella compilazione del consenso informato; a rispondere a domande su come riconoscere i sintomi di una reazione allergica, come riportato dalle linee guida sulla vaccino vigilanza.
Inoltre, ricordano, che in questi mesi abbiamo volontariamente già supportato i punti tampone rapidi di ATS, coordinati dal Dipartimento Cure Primarie assieme ai medici di base e alla CRI provinciale con mansioni amministrative e con il Servizio Farmaceutico per la diffusione del bollettino di farmacovigilanza agli operatori sanitari di Bergamo.
A ciò, concludono gli ISF dell’AIISF, si aggiunge che siamo stati inseriti e vaccinati nella fase 1 bis e formati dalle rispettive aziende farmaceutiche anche in materia di sicurezza, al rispetto ferreo delle procedure, all’uso costante dei DPI e alla messa in atto di tutto ciò che è necessario ai fini della prevenzione di un ipotetico contagio.
Oggi la notizie è stata ripresa dall’Eco di Bergamo, il quotidiano locale, che pubblica una dichiarazione di Andrea Arena, Presidente della Sezione AIISF di Bergamo che dice: «Noi tutti consapevoli che per il piano vaccini anti Covid serviranno diversi operatori sanitari, intendiamo metterci a disposizione di tutti i punti vaccinali che saranno allestiti in Bergamasca. Nei mesi scorsi abbiamo già ottenuto un primo riconoscimento dalla Regione Lombardia come operatori sociosanitari»
Uno status, prosegue l’articolo sull’Eco, che è un po’ come una medaglia per l’impegno profuso fin dall’inizio della pandemia e grazie al quale in queste settimane gli informatori scientifici stanno ricevendo la loro dose di vaccino, per essere pronti ad affiancare di nuovo infermieri e operatori.
«Ora vogliamo mettere ancora a disposizione le nostre capacità informatiche e organizzative per accelerare i tempi della vaccinazione – dice ancora Arena al giornale -. Stiamo attraversando un periodo storico unico nel suo genere e vogliamo metterci a disposizione».
L’appello è lanciato, conclude il giornale, la campagna vaccinale sta muovendo i primi passi e in provincia di Bergamo servono almeno duemila operatori per portarla avanti nei tempi stabiliti dalla Regione. Gli Informatori Scientifici aspettano solo una telefonata.