Aifa, 62% patent expired consumption

L’articolo del Sig. Francesco Lupinacci  “Ecco perché non crescono i farmaci generici” pubblicato il 25 gennaio sul sito informatori.it, pone alcune riflessioni, tra il serio e il faceto, volutamente provocatorie, sia per, e verso le leggi opportunamente promulgate e scandalose per favorire la prescrizione degli equivalenti, sia per quanto riguarda le affermazioni dell’ignorante Rienzi.
Il Sig. Lupinacci ha difeso la figura professionale degli ISF e, sempre provocatoriamente, ha gettato un ombra sulle aziende dei generici per quanto riguarda gli aspetti economici e le ragioni per le quali queste non assumono ISF. Lo stesso Milillo osserva che il loro mercato, quello dei generici/equivalenti, è rimasto al 17% a causa del fatto che non esiste una seria informazione scientifica.

Per queste aziende comunque, il futuro sarà in salita perché, se pian piano riusciranno ad erodere il mercato del brand, prima o poi anche il nostro Paese si darà  un serio controllo sui farmaci equivalenti, per tutelare la salute del cittadino, attraverso  un "orange book" tutto italiano.

Tutto questo comporterà un costo rilevante per le aziende che commercializzano questi farmaci generici e non tutte riusciranno a restare nel mercato. E’ proprio da qui che nascono le nostre contestazioni e quelle dei medici prescrittori.

E non sono solo nostre considerazioni, vedasi la valutazione di Moody’s sull’outlook (previsione economica) di queste aziende, fatta il settembre scorso: L’industria è sotto pressione per gli interventi di contenimento dei costi a livello internazionale che cercano di ridurre la spesa sanitaria. L’utilizzo di farmaci generici è in aumento e alcune aziende potranno beneficiare di generici come Teva Pharmaceutical Industries Ltd. (A3 stabile), Watson Pharmaceuticals Inc. (Baa3 stabile) e Mylan Inc. (Ba1 stabile). Tuttavia, le aziende generiche dovranno affrontare una persistente erosione dei prezzi per i rigorosi requisiti di conformità di produzione che verranno richiesti e ciò porterà ad una riduzione dei profitti. Moody 24/09/12. (
http://www.moodys.com/research/Global-Pharmaceutical-Industry-The-Worst-Is-Over–PBC_145645).
Per meglio approfondire il problema bisognerebbe innanzitutto stabilire la verità

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