Dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il centro di Firenze, parte di Psocare, il progetto dell’Aifa per la cura della psoriasi, il 10% dei pazienti inseriti nel programma, pari a duemila malati, sta trascurando la patologia. L’allarme è stato lanciato dall’Associazione per la difesa degli psoriasici (Adipso) durante il VII Congresso Internazionale. «I pazienti sono confusi e incerti, tanto da smettere di curarsi con i farmaci biologici che sono parte del programma: dei circa 12.500 pazienti che fino a un anno e mezzo fa erano seguiti da Psocare, oggi ne rimangono circa diecimila e dei 159 centri inizialmente previsti avevano iniziato le attività 60 strutture, ma oggi sono appena trenta su tutto il territorio nazionale. Si rischia così di disperdere il patrimonio di dati raccolti negli anni di attività su 20 mila pazienti e sugli effetti tossici dei singoli prodotti. Si tratta di un problema di sfiducia che deve necessariamente essere affrontato per poter garantire a chi ne ha maggior bisogno la terapia». L’indagine che aveva visto coinvolti alcuni specialisti finiti nel mirino dei Nas risale all’ottobre 2010: secondo i carabinieri alcuni medici percepivano compensi pari a circa due milioni di euro per prescrivere specialità a centinaia di pazienti in cura per patologie croniche.
14 febbraio 2012 – DoctorNews