Oltre a correggere i difetti di messa a fuoco, e migliorare la vista, nuovi dispositivi potranno misurare le variazioni di glicemia del fluido lacrimale. Nel giro di cinque anni un’alternativa alle analisi del sangue. Accordo Google Novartis
Roma, 15 luglio 2014 – Le lenti a contatto sono diventate intelligenti, al punto che esistono modelli evoluti in grado di registrare le modificazioni nei liquidi corporei, segnalare il livello di idratazione e di sali, analizzare le sostanze disciolte nei fluidi e nel sangue. Sarà la multinazionale farmaceutica Novartis a cavalcare per prima l’innovazione distribuendo i dispositivi studiati dai laboratori di ricerca di Google, che si impone come artefice di progetti innovativi.
Le lenti a contatto smart potrebbero avere diverse funzioni tra cui la misura dei livelli di insulina nei pazienti diabetici. Lo afferma l’azienda farmaceutica in un comunicato in cui annuncia l’accordo con il laboratorio di ricerca dell’azienda californiana, e Alcon, la divisione oftalmologica di Novartis.
Insieme i due partner collaboreranno per sviluppare la tecnologia in grado di curare e monitorare la nostra salute. In che modo? Pescando nel liquido lacrimale attraverso sensori, microchip e altri dispositivi elettronici miniaturizzati, per misurare in tempo reale come cambia la composizione chimica del sangue, e questo senza dover pungere una vena, raccogliere il campione e analizzarlo. Le aree principali di interesse all’inizio saranno appunto il monitoraggio delle modificazioni di insulina nei soggetti con diabete (e la connessione wireless a un dispositivo portatile per la trasmissione dei dati) ma anche la possibilità di rilevare i difetti di rifrazione e correggere la messa a fuoco. Per le persone affette da presbiopia che non sono più in grado di leggere senza occhiali, ad esempio, le lenti potranno offrire una correzione visiva aggiuntiva che contribuisca a ripristinare il naturale meccanismo di accomodamento dell’occhio sugli oggetti vicini, in forma di lenti a contatto adattabili o di lenti intraoculari. Secondo il manager di Novartis, Joe Jimenez, le nuove lenti potrebbero arrivare sul mercato nel giro di cinque anni. «Il nostro obiettivo è adottare questa tecnologia per migliorare la qualità di vita delle persone – ha commentato Sergey Brin, co-fondatore di Google – e con questo accordo speriamo di riuscire a farlo».
Alessandro Malpelo- QN
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