Brusca frenata per gli accordi di licenza stretti fra aziende farmaceutiche nel tentativo di ‘unire le forze’ per ottimizzare il proprio business: le intese nel settore sono calate del 18% nel 2011 a causa del taglio nella spesa destinata alla ricerca e sviluppo da parte delle industrie e nella spinta alla razionalizzazione di queste attività.
Lo rivela un rapporto della società di advisory PharmaVentures. Da un’attenta revisione del suo database, che contiene i dettagli di oltre 43.000 affari conclusi nel campo della farmaceutica, la compagnia è in grado di affermare che i patti di licenza sono in sensibile diminuzione.
Al contrario, le fusioni e acquisizioni sono cresciute del 30% nel 2011. In termini di area terapeutica, la ricerca rivela che gli accordi di collaborazione nel campo dell’oncologia continuano a dominare il paesaggio, con Roche ‘incoronata’ l’azienda più prolifica sotto questo punto di vista.
Si rileva inoltre che i mercati emergenti rimangono in cima alla lista delle partnership, in particolare India e Cina. Fintan Walton, amministratore delegato di PharmaVentures, osserva che il settore sta vivendo "una rapida trasformazione, trainata soprattutto dal calo di produttività in ricerca e sviluppo e dalla perdita di brevetto di importanti farmaci. Tuttavia, ci sono ancora significative opportunità per stringere buoni accordi".
Barbara Di Chiara – 30 gennaio 2012 – PharmaKronos