Come se non bastasse l’amarezza per il risultato elettorale, adesso nel MoVimento 5 Stelle scoppia pure il caso «Maalox». Alla fine del video postato due giorni fa sul suo blog, Beppe Grillo ha annunciato con la solita ironia: «State tranquilli, dai, vin… vinciam… Vincono loro. Vincono loro, ma è meraviglioso lo stesso. Intanto io mi prendo un Maalox, non si sa mai. Casaleggio, c’è il maalox anche per te, vieni qua». Nel filmato il comico genovese ha in mano un blister, poi rapidamente sembra mettersi una pasticca in bocca. La metafora ottiene l’effetto voluto. L’autoironia, del resto, è sempre stata una delle armi di Grillo.
Nel post c’è il link alla pagina «Maalox» di Wikipedia (in Rete alcuni denunciano che all’inizio il link era al sito della casa farmaceutica che produce il farmaco). E proprio questo ha scatenato le polemiche. L’accusa a Grillo è di aver fatto pubblicità alla Sanofi. Proprio lui che si è scagliato spesso contro l’impero delle grandi imprese della salute. «Grillo linka il sito del maalox, peppe è amico di bigpharma!!!» scrive un cittadino su Twitter. C’è chi protesta e intravede un disegno dietro alle parole del comico: «Ma che pubblicità è stata per il Maalox? Niente succede per caso». Qualcuno chiede direttamente al comico: «Publicità occulta o altro? Chi ci guadagna dalla battuta sul Maalox (Sanofi farmaceutica)?».
C’è anche chi fa contro-pubblicità: «Da preferire il gaviscon». La deputata del Pd Giuditta Pini attacca: «Beppe Grillo ma il link alla pagina ufficiale del maalox è perché siete liberi dalle lobby farmaceutiche vero?».