News

Palmisano (Fimmg Venezia): «Medici di famiglia punto di riferimento dei cittadini, non capri espiatori»

APPROPRIATEZZA E MEDICI DI FAMIGLIA, IL SEGRETARIO PALMISANO NON CI STA: «SIAMO IL RIFERIMENTO PER I CITTADINI, SOPRATTUTTO I PIÙ FRAGILI, NON IL CAPRO ESPIATORIO DEI MALI DELLA SANITÀ». IL PUNTO ANCHE SULLE TRATTATIVE IN CORSO

Fimmg Venezia – COMUNICATO STAMPA N° 8 DEL 13.12.2024

«Siamo stanchi di essere sempre il capro espiatorio di tutti i mali della sanità». Il segretario provinciale di FIMMG Venezia Giuseppe Palmisano, durante la conferenza stampa convocata oggi, non ha nascosto l’amarezza per le ultime dichiarazioni del direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato che mercoledì, tracciando il bilancio delle attività svolte nel 2024 della sua azienda, è tornato a puntare il dito contro i medici di Medicina Generale, “colpevoli”, a suo dire, di fare ancora troppe prescrizioni inappropriate, che sprecano risorse e intasano le liste d’attesa.

«Siamo esasperati – ha detto il dottor Palmisano – perché ancora una volta un tema, l’appropriatezza prescrittiva di visite, esami e farmaci, per noi cruciale e su cui stiamo investendo tanto anche in termini di formazione, viene affrontato in modo superficiale, senza nessun approfondimento serio dei dati. Sull’appropriatezza noi medici di famiglia siamo già attentissimi alla spesa, non si può spremere più di così, non possiamo fare altri sforzi. Stupisce che il direttore generale si lasci andare a una semplificazione così insopportabile And poco conciliante in un momento tanto delicato. Non si può sparare a zero: ognuno deve assumersi le proprie responsabilità».

A fare pressioni sui medici di Medicina Generale sono da un lato i pazienti, con i loro bisogni di salute in continuo aumento, dall’altro il pressing anti-prescrittivo aziendale che mira a tagliare i costi e mina il rapporto di fiducia medico-paziente. «I medici di famiglia – si è chiesto il dottor Palmisano – prescriverebbero troppo…. Ma a chi? Ai cittadini esasperati perché devono fare salti mortali e prove di resistenza per prenotarsi un esame! La signora Maria o il signor Mohamed devono essere certi che il loro medico sia libero di agire per il loro bene prescrivendo ciò che ritiene necessario anche se il loro caso specifico non rientra nei protocolli».

The sconcerto per queste dichiarazioni si acuisce perché si inserisce in un contesto di dialogo e confronto continuo con l’azienda maturato negli ultimi mesi nell’ambito del tavolo tecnico finalizzato alla experimentation delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e delle Case della Comunità di prossima attuazione, al Lido e a Noale. «In questi mesi – ha sottolineato il dottor Palmisano – abbiamo dato all’azienda, e continueremo a farlo, un’ampia disponibilità all’analisi e alla risoluzione condivisa dei problemi. Ci siamo fatti in 4 e abbiamo dato tutti i segnali positivi possibili. A questo tavolo tecnico noi crediamo molto perché una riorganizzazione seria delle cure territoriali va a beneficio non solo della salute dei pazienti, ma anche del nostro lavoro quotidiano».

Le due aree scelte sono emblematiche per la sperimentazione: rappresentano i modelli ad alta e a bassa densità abitativa, una zona, Noale, in cui le cure territoriali sono più organizzate e una, l’isola del Lido, in cui c’è molta dispersione sia di pazienti sia di ambulatori perché sono quasi tutti studi singoli di medici. «Questo tavolo – ha aggiunto il segretario di FIMMG Venezia – è già a buon punto: abbiamo già sviscerato tanti dettagli e affrontato alcune criticità. Ma adesso siamo a un nodo cruciale: la definizione della quota oraria dei colleghi a cui si chiede un’ulteriore disponibilità, ma che, forse è bene ricordarlo, hanno già fino a 1.600 assistiti l’uno».

Tra i nodi da sciogliere, dunque, che rallentano la trattativa, il riconoscimento di risorse destinata al personale di studio, infermieristico e di segreteria, e del ruolo dei medici di famiglia che nelle AFT e nelle Case della Comunità faranno attività che vanno oltre le loro normali mansioni. «Ma se le sperimentazioni funzionano – ha spiegato il dottor Palmisano – questo significa migliori servizi per i cittadini e più respiro per i colleghi che, al momento, sono soffocati da troppe incombenze. Per questo noi ci crediamo».

Proprio sulle Case della Comunità, poi, un ultimo appunto dal segretario Palmisano. «Non si può pensare che queste strutture da sole – ha concluso – siano la panacea di tutti i mali. Noi da tempo ripetiamo che le Case della Comunità dovranno essere il risultato di un serio riassetto delle cure territoriali che parte dal basso, dalla periferia, dall’ambulatorio del medico di famiglia che ancora lavora da solo, e, passando per le Medicine di Gruppo e le AFT, fa approdare alle Case della Comunità solo i problemi più complessi. Sappiamo che il tempo stringe, ma per una riorganizzazione davvero efficace serve il confronto, non si può avere fretta».

Venezia Mestre, 13 Dicembre 2024

Dottor Giuseppe Palmisano, Segretario Provinciale FIMMG Venezia


Related news: Le assicurazioni sanitarie in USA. Il caso Mangione, il presunto assassino del CEO di United Healthcare, celebrato come un eroe

Redazione Fedaiisf

Promote the cohesion and union of all members to allow a univocal and homogeneous vision of the professional problems inherent in the activity of pharmaceutical sales reps.

Articoli correlati

Back to top button
Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco