Nuovo decreto legge Coronavirus: le misure a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese del 28 febbraio 2020
The new Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) sulle misure anti-Coronavirus, che, fra le altre misure, conferma la sospensione delle attività di asili nido, scuole di ogni ordine e grado e Università in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.
Il Decreto riguarda l’intero territorio nazionale. I provvedimenti sono suddivisi su tre aree: i Comuni all’interno delle Zone rosse (10 in Lombardia e uno in Veneto), le tre Regioni maggiormente interessate: Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna; tutte le altre Regioni. Le misure previste valgono dal 2 all’8 marzo e l’atto governativo viene adottato sentite le Regioni stesse.
A differenza di una settimana fa, in Emilia Romagna non ci sarà una nuova Ordinanza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, come quella firmata insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, e valida fino a domenica 1^ marzo.
Prevista la sospensione dei termini per versamenti e altri adempimenti nella “zona rossa”
Il Consiglio dei Ministri si è riunito il 28 febbraio a Palazzo Chigi per discutere l’adozione di ulteriori misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus.
Su proposta del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del Ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, è stato approvato un law decree che introduce misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 a supporto delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese.
Nello specifico, le disposizioni introdotte intendono fornire un primo sostegno economico ai cittadini e alle imprese che affrontano problemi di liquidità finanziaria a causa dell’emergenza sanitaria in corso.
Il pacchetto di misure lavoristiche, che si applica ai circa 20mila lavoratori delle “zone rosse”, punta essenzialmente a sostenere il reddito dei lavoratori coinvolti da sospensione di attività (o residenti o domiciliati nelle aree interessati dalle misure restrittive e che lavorano in altre zone).
I datori del settore privato, incluso quello agricolo, che non possono beneficiare degli strumenti di sostegno al reddito previsti a legislazione vigente, con unità produttive nei Comuni della zona rossa dell’emergenza Coronavirus possono presentare domanda di Cigs in deroga per la durata della sospensione del rapporto di lavoro (e comunque per un periodo massimo di tre mesi).
La norma riguarda anche i datori di lavoro del settore privato che hanno in forza lavoratori residenti o domiciliati in quei Comuni. Si semplificano inoltre le procedure per gli ammortizzatori sociali (in primis, la cassa integrazione ordinaria) ovverosia senza necessità, per i datori di lavoro, di procedere alla consultazione sindacale e per quelle imprese, che hanno già in corso un trattamento di cassa integrazione straordinaria, si apre alla possibilità di presentare domanda di cassa integrazione ordinaria per un periodo, in ogni caso, non superiore ai tre mesi.
Indennità mensile di 500 euro ai lavoratori autonomi
In favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e dei lavoratori autonomi o professionisti ivi compresi i titolari di attività di impresa, iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, nonché alla gestione separata, i lavoratori autonomi, artigiani, commercianti, professionisti e collaboratori, che hanno sospeso l’attività a seguito dell’emergenza sanitaria, arriva una indennità mensile di 500 euro per un massimo di tre mesi.
Numeri verdi regionali attivati per l’emergenza nuovo coronavirus
DECREE OF THE PRESIDENT OF THE COUNCIL OF MINISTERS 1 March 2020.
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimen- to e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19