Come sapete, in data 20 settembre, una delegazione FEDAIISF, composta da me e Fabio Carinci, ha incontrato l’Onorevole Donata Lenzi, capo gruppo PD alla Commissione affari sociali/sanità della Camera dei Deputati. Era presente anche l’Onorevole Vittoria D’Incecco [photo below], medico di medicina generale e membro della stessa commissione. L’incontro ha avuto inizio alle ore 16,30 e, dopo le presentazioni di rito, siamo subito entrati nel merito.
Io e Fabio abbiamo formulato la richiesta di essere inseriti nel ddl per il riordino delle professioni sanitarie spiegando con precisione i motivi di tale richiesta.
L’Onorevole Lenzi ci ha informati, molto chiaramente, che questo non è più possibile in quanto poco prima del nostro incontro avevano dato il via libera all’emendamento Marazziti relativo alla procedura sull’istituzione delle professioni sanitarie.
Secondo tale emendamento, se il tutto viene tramutato in legge, l’individuazione di nuove professioni sanitarie può avvenire anche su indicazione delle associazioni professionali, come FEDAIISF. Tale indicazione necessiterà di un parere tecnico-scientifico del Consiglio Superiore di Sanità e uno o più accordi in sede di Conferenza Stato-Regioni.
L’On. Lenzi si è comunque dimostrata attenta e sensibile alle nostre argomentazioni, inorridendo quando le abbiamo detto di essere stati classificati tra i possibili corruttori del Servizio Sanitario nelle linee guida dell’ANAC. Ho avuto modo di sottolineare che l’effetto diretto di queste linee guida è stata l’entrata in vigore del regolamento sull’informazione scientifica in Emilia Romagna le cui interpretazioni, del tutto personali e fantasiose, ci rendono davvero difficile l’attività lavorativa. Si arriva al paradosso a Parma dove, per ritorsione contro gli scandali, per eventi corruttivi, resi pubblici nei mesi scorsi, ci viene praticamente impedito di lavorare, con la logica conseguenza di mettere a rischio 1500 posti di lavoro. Era d’accordo con noi sul fatto che la corruzione nasce e si sviluppa su altri livelli per cui ci consigliava di contattare i presidenti di ANAC e di AIFA.
In rapporto al dumping verso il commerciale, fenomeno del quale sapeva poco o nulla, ha dichiarato che tutta la situazione merita di essere studiata più a fondo per individuare azioni da mettere in atto. Le abbiamo fatto notare che il tutto accade a causa della mancanza assoluta di controlli e che i licenziamenti avvengono nonostante i fatturati in positivo.
Il colloquio è durato circa un’ora al termine del quale l’Onorevole Lenzi ci ha chiesto di inviarle un promemoria nel quale spieghiamo la situazione generale del settore dell’informazione scientifica.
Tale documento sarà utile, se non necessario, per presentare un ordine del giorno su tutto quanto discusso in occasione del prossimo incontro della Commissione, che avverrà tra 15 giorni.
In definitiva ci ha dato un segnale di apertura, nella speranza di riuscire a fare i prossimi passi in tempo prima della fine di questa legislatura, cosa questa che ci ha spinti a chiedere una maggiore attenzione al fine di evitare di dover aspettare il prossimo governo.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda.
Un cordiale saluto a tutti.
Antonio Mazzarella
FEDAIISF National President
Proposta emendativa pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 12/09/2017
3.105.(nuova formulazione)
Sopprimere il comma 14.
Conseguentemente, dopo l’articolo 3, aggiungere il seguente:
«Art. 3-bis. (Modifica alla legge 1or febbraio 2006, n. 43). – 1. L’articolo 5 della legge 1or febbraio 2006, n. 43, è sostituito dal seguente: «Art. 5. (Individuazione e istituzione di nuove professioni sanitarie). – 1. L’individuazione di nuove professioni sanitarie da ricomprendere in una delle aree di cui agli articoli 1, 2, 3 e 4 della legge 10 agosto 2000, n. 251, il cui esercizio deve essere riconosciuto su tutto il territorio nazionale, avviene in sede di recepimento di direttive comunitarie ovvero per iniziativa dello Stato o delle regioni, in considerazione dei fabbisogni connessi agli obiettivi di salute previsti nel Piano sanitario nazionale o nei Piani sanitari regionali, che non trovano rispondenza in professioni già riconosciute, ovvero su iniziativa delle associazioni professionali rappresentative di coloro che intendono ottenere tale riconoscimento. A tal fine, le associazioni interessate inviano istanza motivata al Ministero della salute, che si pronuncia entro i successivi sei mesi e, in caso di valutazione positiva, attiva la procedura di cui al comma 2.
2. L’istituzione di nuove professioni sanitarie è effettuata, nel rispetto dei princìpi fondamentali stabiliti dalla presente legge, previo parere tecnico-scientifico del Consiglio superiore di sanità, mediante uno o più accordi, sanciti in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e recepiti con decreti del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri.
3. Gli accordi di cui al comma 2 individuano il titolo professionale, l’ambito di attività di ciascuna professione, i criteri di valutazione dell’esperienza professionale nonché i criteri per il riconoscimento dei titoli equipollenti. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro della salute, acquisito il parere del Consiglio universitario nazionale e del Consiglio superiore di sanità, è definito l’ordinamento didattico della formazione universitaria delle nuove professioni sanitarie individuate ai sensi del presente articolo.
4. La definizione delle funzioni caratterizzanti le nuove professioni avviene evitando parcellizzazioni e sovrapposizioni con le professioni già riconosciute o con le specializzazioni delle stesse».
Il Relatore
Editor's note: la proposta emendativa è stata approvata
ANAC
Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali
Il Codice stabilisce l’obbligo fondamentale di agire con onestà, professionalità, imparzialità, discrezione e riservatezza e di evitare comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine dell’ente. Al fine di garantire la piena osservanza di tali principi, si raccomanda che il Codice, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, preveda:
il richiamo alla disciplina per regolamentare l’accesso all’interno della struttura sanitaria degli scientific informants e dei soggetti che, per conto delle aziende produttrici/distributrici, propongono la vendita o illustrano l’utilizzo di farmaci e/o dispositivi medici. La stessa dovrebbe configurare misure di trasparenza volte a tracciare i contatti tra i professionisti e i soggetti incaricati dalle suddette aziende quali, a titolo esemplificativo, l’istituzione di un registro che attesti l’accesso di informatori o degli altri soggetti sopra citati all’interno dell’ente sanitario, l’interlocutore e la motivazione e il divieto di ricevere i soggetti in questione al di fuori di una fascia oraria predeterminata.
ANAC.SSN Code of Conduct Guidelines. (see page 10, bottom of page)
I don't think corruption can be fought with this type of prevention, which prevents little or nothing. Problems are prevented by knowing them, and corruption can only be known by carrying out investigations, arrests and trials, not by checking the regularity of administrative and bureaucratic practices. Experience teaches that, when one wants to commit a crime, he is very careful to take care of the form to leave all the cards in place.