Da indagati a imputati. Il passaggio non è di poco conto per i 23 tra pediatri, informatori scientifici e operatori turistici coinvolti nell’inchiesta “Medici low cost” dei carabinieri del Nas di Livorno.
Un’operazione che il 21 novembre 2014 mise in fila diciotto arresti – 12 pediatri, 5 informatori e un dirigente d’azienda – con l’accusa di corruzione e comparaggio. Il sostituto procuratore di Pisa, Giovanni Porpora, ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti e 23 i destinatari dell’avviso di chiusura delle indagini notificato tra la fine di gennaio e i primi di febbraio.
Ancora da fissare l’udienza dal Gup
Ancora da fissare l’udienza davanti al gup per l’esame degli imputati, dalla richiesta di riti alternativi alla valutazione delle singole posizioni che potrebbe sfociare in archiviazione o nel dibattimento processuale.
I nomi degli accusati
Questi – secondo il quotidiano toscano Il Tirreno – i nomi degli accusati.
Michele Masini, direttore vendite della Dmf, Vincenzo Ruotolo, coordinatore degli informatori scientifici della Dfm, Dario Boldrini And Valter Gandini, ex informatori scientifici Dfm, Gianni Panessa, informatore parafarmaceutico della Mellin, Giuliano Biagi, informatore parafarmaceutico della Humana, i titolari due due agenzie di viaggio pisane Patrizia Ulivieri, Roberto Pasqui and Elena Bacciardi e i pediatri Maurizio Petri, Fabio Moretti, Marco Granchi, Claudio Ghionzoli, Renato Cicchiello, Gian Piero Cassano, Marco Marsili, Luca Burchi,Alessandro Costagliola, Amerigo Celandroni, Alberto Colombini, Giovanni Lenzi, Donella Prosperi And Alessandro Marini.
Quando fu notificato l’avviso dalla Procura: le notizie precedenti
La procura di Pisa ha notificato l’avviso di chiusura indagini a carico di 23 persone indagate per corruzione in concorso e false fatturazioni nell’inchiesta dei carabinieri del Nas sul latte in polvere che nel novembre 2014 coinvolse pediatri, dirigenti d’azienda e agenti di viaggio in diverse parti d’Italia.
I medici sono accusati di avere favorito alcune aziende, inducendo i loro pazienti ad acquistare determinati prodotti piuttosto che altri.
Secondo la Procura “in cambio di viaggi indicavano i prodotto da acquistare alle mamme”.
Una segnalazione dei Nas di Livorno
L’indagine scattò in seguito a una segnalazione anonima ai Nas di Livorno giunta nel giugno 2014 .
Il 21 novembre ci fu l’arresto di numerosi professionisti. Secondo l’accusa i pediatri “sponsorizzavano” alcuni latte in polvere al posto di altri in cambio di benefit e altri regali.
Ed.: Con tutto il rispetto che è dovuto a tutti i lavoratori, gli Informatori Scientifici del Farmaco (ISF) sono quelli così definiti dal D.Lgs. 219/06; chi vende latte per neonati non può essere definito ISF.