Raggiunto un primo accordo sulla gestione degli esuberi.
“Dieci giorni di intensa attività sindacale e un paziente lavoro di reciproco ascolto e lento avvicinamento delle diverse posizioni hanno permesso il raggiungimento di un primo accordo per gestire gli esuberi recentemente dichiarati da Gsk Vaccines. L’elemento saliente è dato dalla volontarietà dei 127 lavoratori nel poter decidere se aderire o meno a una delle diverse soluzioni individuate con l’accordo. Le possibili scelte vanno dalla ricollocazione in attività diverse rispetto a quelle di provenienza (ma sempre interne a Gsk), alla riduzione dell’orario settimanale tramite un part-time incentivato economicamente, dal prepensionamento diretto dei lavoratori che potrebbero raggiungere i requisiti previdenziali tra il 2016 e il 2021, alle uscite volontarie con incentivo economico”. Così Filctem, Femca e Uiltec di Siena, in una nota unitaria, a proposito dell’accordo raggiunto con la Gsk.
“Soluzioni che hanno riscontrato la soddisfazione e il plauso dei tantissimi lavoratori riunitisi nei giorni scorsi in assemblea, fermo restando che, pur essendo un valido accordo, non tutti i problemi legati alla riorganizzazione preannunciata da Gsk per le attività dei siti senesi sono risolti. L’intenzione dichiarata dalla multinazionale britannica di voler cedere le attività legate allo sviluppo della ricerca – che interessano 170-180 persone – sarà argomento dei prossimi confronti sindacali, affinché vengano fornite tutte le garanzie a salvaguardia, sia dei livelli occupazionali che di un’attività ritenuta fondamentale, per un processo – lo ricordiamo – che inizia con la ricerca di laboratorio e finisce con la produzione del vaccino vero e proprio. Vista la delicatezza dell’argomento, assieme ai lavoratori porremo la massima attenzione su questa seconda fase riorganizzativa, sapendo che sottovalutazioni o soluzioni, intese dall’esterno come ‘occasioni’ di crescita per il territorio, se non ben gestite, potrebbero al contrario trasformarsi in una perdita irrimediabile di elevate capacità e competenze”, concludono i sindacati.
17 dicembre 2015 – rassegna.it
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