Le donne sono il 42% degli addetti (24% negli altri settori) e rappresentano il 53% nell’area di R&S. Lo rilevano i dati di Farmindustria, che sottolineano come la farmaceutica si distingua anche per sicurezza sul lavoro, con un tasso di gravità per infortuni e malattie professionali del 43% inferiore alla media dell’industria.
16 OTT – Il farmaco è un bene dal contenuto sia materiale – con standard qualitativi elevatissimi – sia immateriale, perché in esso è determinante il valore delle conoscenze e della Ricerca. Per questo è decisivo il ruolo delle Risorse Umane. Non è quindi un caso tra le imprese a più alto tasso di scolarizzazione ci sono quelle farmaceutiche: 165 fabbriche in Italia dove lavorano 65 mila addetti (Altri 61 mila le persone che lavorano nell’indotto), di cui il 54,8% laureato e il 34,2% diplomato.
Non solo. La farmaceutica è anche il settore dove le donne riescono meglio ad esprimere le loro competenze e qualifiche. Rappresentano il 42% degli addetti (più che in altri settori, dove la media è del 24%), con mansioni più qualificate e rappresentano la maggioranza (53%) degli addetti in Ricerca e Sviluppo (in totale e senza distinzione di sesso gli addetti alla R&S rappresentano il 9% delle ricorse umane occupate, rispetto all’1,6 in media dell’industria).
È quanto emerge dagli ultima dati di Farmindustria aggiornati ad ottobre, in cui si ricorda inoltro come quello farmaceutico sia un settore dove la formazione degli addetti continua anche dopo l’assunzione. Il settore, inoltre, effettua investimenti per addetto 3 volte la media industriale. Caratteristiche che spiegano il maggiore valore aggiunto del settore e, di conseguenza, retribuzioni più elevate rispetto alla media dell’industria.
L’industria farmaceutica si distingue inoltre per la sicurezza sul lavoro, con un tasso di gravità per infortuni e malattie professionali del 43% inferiore alla media dell’industria. Al contrario, il ricorso a congedi parentali e matrimoniali è molto più grande, con un dato che supera dell’84% quello della media dell’industria, con ampia diffusione tra le donne, ma anche tra gli uomini.
La presenza più forte della farmaceutica e dell’indotto nel nostro Paese è in Lombardia, con circa 31 mila addetti farmaceutici, 33 centri R&S e oltre 90 imprese red tech e 16 addetti nell’indotto (chimica, meccanica, carta).