Spett. Redazione,
in queste ultime ore ho avuto modo di leggere il comunicato sindacale della filctem-Ggil di Latina.
Devo dire che finalmente, dopo un assordante silenzio durato ben 10.000 ISF fired in cinque anni, queste sono le stime di Farmindustria, anche il comparto sindacale scopre la nostra esistenza ma soprattutto l’importanza del nostro ruolo sull’informazione del farmaco. Qualcuno potrebbe farmi osservare che comunque in questi ultimi anni una certa attenzione da parte sindacale c’è stata ma ahimè a quale prezzo. È noto a tutti noi che quanto fatto a nostro riguardo, è stato quello di ri-allocare il professionista IFS in realtà che tutto potevano essere, ma non certo industria del farmaco (vedi fallimenti societari ed altro riportati tramite stampa e siti dedicati alla categoria).
Quindi dico, ben venga questo comunicato che, almeno nella prima parte, ha riportato una definizione quanto più attinente al nostro ruolo. Rimane però una perplessità, ora non so dire se, per disattenzione della Filctem-Cgil o dei Colleghi che hanno di certo contribuito a stilare il comunicato, viene affermato che: ”…occorre invece una politica industriale a sostegno della ricerca…ecc…ecc”;
Questa asserzione è in palese contraddizione con le corrette considerazioni fatte nel contesto dello stesso comunicato. Ecco che allora, mi son chiesto se è chiaro ai tanti Colleghi cosa stia realmente accadendo con le nuove normative, oppure, (a pensar male si fa peccato ma…) il sindacato in questione, persegue altri obbiettivi come quello di trasformare la nostra figura professionale, in altre meno appropriate se non, addirittura, farci correre il rischio di una ingloriosa fine (leggi scomparsa dell’ISF).Va da se che simili comunicati non dovrebbero nascere dall’impegno di singole realtà ma, dovrebbero essere discussi con una platea ben più ampia, e questo sarà possibile solo iniziando a delineare i confini della nostra categoria. Particolare che potremo mettere in pratica solo con l’unità e con il sostegno che non abbiamo ancora. Per questa ragione sento il dovere di ringraziare pubblicamente il Segretario Nazionale di Federaisf per aver prontamente risposto agli estensori del documento in questione, evidenziando la contraddizione in esso espressa. Pertanto auspico che tale documento possa essere rivisto e corretto prima di diventare comunicato nazionale.
20 settembre 2012
Andrea Satta