(ASCA) – Roma, 18 nov – L’esigenza di accelerare i tempi di registrazione dei farmaci innovativi; quella di evitare che si producano disparita’ tra le regioni; l’urgenza di rafforzare l’attrattivita’ dell’Italia per gli investimenti stranieri nella farmaceutica. Queste i temi chiave per le prospettive non solo del settore farmaceutico, ma anche dell’efficacia e dell’equita’ del sistema sanitario nazionale, individuati stamane a Roma nel corso dei lavori del convegno ‘Dal laboratorio alla farmacia. L’accesso ai farmaci innovativi”, organizzato da Novartis. Confronto a tutto campo tra istituzioni, mondo accademico-scientifico e industria sul futuro della ricerca farmaceutica in Italia.
All’incontro hanno preso parte rappresentati delle istituzioni sanitarie al massimo livello: il Sottosegretario al Lavoro, Salute e Politiche Sociali Ferruccio Fazio, il Direttore dell’AIFA Guido Rasi, il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanita’ Enrico Garaci, il Senatore Antonio Tomassini, Presidente della Commissione Igiene e Sanita’ del Senato, e l’On.Giuseppe Palumbo, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera.
”Anche la terapia farmacologia piu’ complicata costa comunque meno di un solo giorno di degenza”, ha detto Tomassini, ammettendo che per troppo tempo la politica ha considerato il settore farmaceutico come ”un bancomat attraverso il quale fare cassa.
Solo da qualche anno si e’ affermata la consapevolezza che il farmaco non e’ ‘una spesa’.
Diversi gli strumenti possibili per sostenere l’innovazione farmaceutica nel Paese: tra questi gli incentivi finanziari, come l’eventuale estensione del credito d’imposta a tutte le imprese del settore che investono in Italia”.
Anche Palumbo ha sottolineato che da parte del mondo politico c’e’ oggi una maggiore consapevolezza della centralita’ dell’innovazione farmaceutica. ”Ci impegniamo ad accelerare i processi di autorizzazione e a intervenire per superare i disequilibri, in materia di accesso ai farmaci innovativi, che si possono creare tra le regioni. Non e’ possibile – ha affermato Palumbo – avere venti sistemi sanitari diversi”.
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Source: "ASCA – Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale – Italy"
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