"Entro il 2015, in Italia ben 45 importanti farmaci biologici perderanno la loro esclusiva commerciale", aprendo all’arrivo sul mercato di prodotti biosimilari, "per un valore di circa 500 milioni di euro annui".
A fare il bilancio è stato Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, l’Associazione delle industrie che producono medicinali equivalenti, ieri a Roma a margine dell’incontro ‘Farmaci biotecnologici e governance’. Si tratterà soprattutto di medicinali, ha ricordato Foresti, "per la cura di patologie importanti, per lo più oncologiche.
L’uso del generico equivalente e del biosimilare consente di generare risorse per l’innovazione: è oggi di dominio pubblico che i farmaci biologici sono e saranno sempre più utilizzati per il trattamento di patologie invalidanti e rischiose per la vita del paziente, come ad esempio la sclerosi laterale amiotrofica. Ma il trattamento di tali patologie ha un costo elevatissimo e sarà accessibile ai molti pazienti affetti solo quando si provvederà a razionalizzare la spesa introducendo i farmaci biosimilari".
Capofila nell’introduzione di norme che facilitino l’impiego di questi prodotti, le Regioni Toscana e Campania: "La prima per una lunga tradizione di sensibilità nei confronti di questo tema – ha evidenziato Foresti – la seconda per esigenze legate al risparmio economico".
Sta di fatto che la prima ha emanato due provvedimenti (Decreto 15/2009 e 44/2010) per favorire l’uso dei biosimilari con un obiettivo di risparmio medio per costo terapia di almeno il 40%, mentre la seconda è intervenuta con una delibera (592 del 7 giugno 2010) che ha stabilito come nelle gare pubbliche debbano essere indicati solamente la composizione, la via di somministrazione, le indicazioni terapeutiche e gli eventuali dosaggi. "E il loro esempio – conclude Foresti – sarà presto seguito dal Piemonte, dal Molise, dalla Calabria e dal Lazio".
Barbara Di Chiara – 25 marzo 2011 – Pharmakronos
Soon Aifa-ministry document on biosimilars
"Dovrebbe arrivare a breve un documento di condivisione firmato da ministero della Salute e Aifa, in cui si sancisce il principio della bioequivalenza terapeutica tra farmaci biologici e i biosimilari e si apre quindi alle gare uniche per le strutture pubbliche". Ad annunciarlo è stato Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, a Roma a margine dell’incontro ‘Farmaci biotecnologici e governance’. "Anche alla luce di quanto fissato nella segnalazione dell’Antitrust al Parlamento – ha proseguito Foresti – attendiamo questo documento, che dovrebbe riconoscere a tutti gli effetti il principi