“Noi rinnoveremo il contratto, quando sarà il tempo, alla condizione che Confindustria tolga le mani dai minimi contrattuali e dalla base di calcolo per aumenti salariali.
C’è un’idea della riduzione dei salari, in questa ossessione confindustriale, ed è ciò rischia di bruciate i prossimi rinnovi. Noi vogliamo rinnovare i contratti anche cogliendo quella fase espansiva della nostra economia che deve anche premiare il lavoro.
Perché tutti i dati economici e di crescita del settore fanno pensare di rinnovare un contratto in termini espansivi”: lo ha dichiarato oggi Emilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil, durante il suo intervento alla tavola rotonda su “Innovazione e Sostenibilità nel Farmaceutico” organizzata dalla Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil della Lombardia.
“Per gli informatori scientifici del farmaco – prosegue Miceli-, vedo che si continua nell’ibridazione dei ruoli. È necessaria una vera definizione giuridica che accompagni il ruolo di promotore aziendale con quello di garante del farmaco”.
“Per quanto riguarda l’EMA – ha concluso il leader sindacale-, il problema non è il sorteggio di Amsterdam, la vera domanda che ci dovremmo porre è se abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare per portarla a Milano”.
Milano, 24 novembre 2017