Parma è la più bassa. L’obiettivo 2016 dei ferraresi è ridurre la spesa del 7,9%. Nei primi 5 mesi si è contratta del 6,9%
Con gli stessi soldi si deve e si può fare meglio. Il rebus della sanità anche per il 2016 resta lo stesso. La soluzione sta nella riorganizzazione, che comprende la maggiore integrazione fra le due Aziende (Sant’Anna e Asl), e nella compressione di alcuni costi, tra cui quelli legati alla spesa farmaceutica, che costituisce un tallone d’Achille per la sanità ferrarese.
Di questo si è ragionato nella Conferenza socio-sanitaria della provincia di Ferrara che si è tenuta ieri pomeriggio in Castello. All’ordine del giorno della riunione c’erano il bilancio preventivo 2016 dell’Asl e dell’Azienda Ospedaliero Universitaria (Sant’Anna).
Per l’Asl, rispetto al consuntivo 2015, gli scostamenti del preventivo 2016 sono modestissimi: il valore della produzione passa da 703,9 milioni a 702,5; i costi da 691,5 a 690; l’obiettivo è chiudere l’anno con un attivo di 3.600 euro.
Per il Sant’Anna le variazioni so no più significative: il valore della produzione calerà di 13 milioni, da 321 a 308 milioni; i costi totali dovrebbero subire un calo di 8 milioni, da 307 a 299 milioni di euro (-2,64%)L’articolazione della voce costi dà l’idea del percorso economico-sanitario: sui servizi sanitari si spenderà di più del 2015 (da 27 a 28,5 milioni); mentre si spenderà di meno per l’acquisto di beni di consumo (da 68 a 65 milioni), per il personale (da 123,7 a 122,3 milioni). Altri tre milioni verranno risparmiati accantonando di meno, molto di meno: da 4,5 a 1,4 milioni, uno strappo del 67%. La previsione finale è di chiudere il 2016 con un attivo di 6.500 euro.
Ma si diceva dei farmaci. La spesa farmaceutica pro capite di Ferrara è stata di 187,3 euro nel 2015, la più alta della Regione (Parma è la più bassa con 164 euro). Quest’anno dovremo pagare dazio: la Regione si prefigge di abbassare la spesa farmaceutica del 4,6% e Ferrara pone l’obiettivo di contrarla del 7.9%; i primi dati del 2016 sono abbastanza incoraggianti; tra gennaio e maggio il contenimento è stato del 6,97%.
Analoga tendenza al ribasso si rileva anche per la spesa farmaceutica totale (convenzionata più erogazione diretta): tra gennaio a maggio Ferrara ha fatto registrare un calo del 4,23% rispetto allo stesso periodo del 2015; a livello regionale il calo medio è stato di 1,29%.
La spesa per farmaci sostenuta negli ospedali è incomprimibile: qui si chiede “solo” di non sballare: l’obiettivo regionale per il 2016 è di contenere l’aumento entro il 5,9%; Ferrara non potrà concedersi tanto, potrà far lievitare la spesa soltanto del 4,5%.