Il senatore a vita era riservatissimo sulla sua vita privata. Sposato da sessant’anni, aveva quattro figli
Era proverbiale, quasi maniacale, la riservatezza di Giulio Andreotti uomo, che ha finito per avvolgere tutta la sua famiglia.
Nelle sue biografie molto si parla della sua carriera politica, con luci e ombre, quasi nulla – nemmeno le date di nascita dei figli – dei suoi parenti.
Andreotti, che è rimasto orfano molto presto ed è cresciuto in collegio, è stato sposato per oltre sessant’anni con la stessa donna, Livia Danese, detta «la marescialla» per l’educazione rigida impartita alla prole. La conobbe ai tempi del liceo. Lui stesso ha raccontato in un’intervista di aver sentito un’«affinità spirituale» (che li ha portati dopo breve tempo al fidanzamento e poi al matrimonio) con la futura moglie «mentre pregavano sulla tomba di un comune amico».
Dal loro matrimonio sono nati quattro figli.
Il primogenito, Lamberto, 63 anni, è attualmente Ceo del colosso farmaceutico Bristol Meyers Squibb e vive negli Stati Uniti.
Stefano, il secondogenito, 61 anni, sposato, con un figlio ventenne, è un dirigente della Siemens e vive a Roma.
Marilena, la terzogenita, ha 60 anni. Dopo essere stata sposata con un diplomatico e aver vissuto per alcuni anni in Messico, è rientrata in Italia. Di lei non si trova nemmeno una fotografia.
L’ultimogenita, Serena, 58 anni, è redattore capo presso l’Enciclopedia italiana Treccani. Sposata con il giornalista e funzionario Rai Marco Ravaglioli, hanno due figli: Giulia, 33 anni e Paolo 28.