10 marzo 2011 – Giornalettismo Scadono i brevetti, e bisogna correre ai ripari entro il 2012
I colossi farmaceutici rischiano di subire nuovi contraccolpi dalle aziende farmaceutiche che producono farmaci generici. Già negli ultimi anni, diverse multinazionali del farmaco hanno fatto registrare un sensibile calo dei fatturati annui; ma ora rischiano addirittura di perdere definitivamente la produzione dei farmaci stessi.
IL CASO PFIZER – Il caso più clamoroso è quello della Pfizer, fondata a Brooklyn nel 1849 dai cugini tedeschi Charles Pfizer e Charles Erhart, e che ancora oggi è la prima compagnia biofarmaceutica al mondo. Scopre, sviluppa, produce e distribuisce farmaci Eppure già a novembre ha perso il brevetto per la produzione del farmaco Lipitor, leader nella cura al colesterolo, creato nel 1997 e che ha portato alla società ben 10 miliardi di dollari di fatturato annuo. Pfizer rischia altresì di perdere entro la fine di quest’anno la produzione del Xalatan che cura il glaucoma.
GLI ALTRI CASI – Ma la Pfizer non è l’unica che rischia. La Merck rischia di perdere entro il 2012 il brevetto per la produzione del Singulair, che cura l’asma; sempre nello stesso anno Novartis rischia di perdere il brevetto del Zometa, utilizzato contro il cancro, e del Diovan, utilizzato per l’ipertensione. La casa farmaceutica Eli Lilly rischia di perdere entro quest’anno il brevetto dello Zyprexa, utilizzato per mitigare la schizofrenia. Ritornando alle scadenze del 2012, Astrazeneca rischia di perdere il brevetto del Crestor utilizzato contro il colesterolo, GlaxoSmithKline dell’Avandia e la Forest rischia di perdere il brevetto del Lexapro.