«Nella prossima manovra temiamo altri interventi per il settore farmaceutico». A dirlo è il presidente di Farmindustria, Sergio Dompé, a margine del convegno "Federalismo in Sanità: legalità ed efficienza" organizzato ieri alla Camera dall’associazione delle industrie del farmaco. «Così è avvenuto» ha ricordato Dompé «nelle ultime leggi finanziarie. Per perseguire la sostenibilità del servizio sanitario nazionale occorre invece concentrarsi sugli altri capitoli di spesa (che rappresentano l’84% del totale), aumentando l’efficienza di tutto il sistema». «Si tratta di voci», continua il presidente di Farmindustria, «che crescono più del doppio della farmaceutica totale». Dal 2001 al 2010, infatti, la spesa convenzionata è passata dallo 0,9% allo 0,7% del Pil, mentre le altre voci sono cresciute dal 5% al 6,6%. Inoltre, dal 2006 a oggi la farmaceutica totale è stabile all’1,1% del Pil.
Farmacista33 – 8 giugno 2011
Dompé, punire amministratori con conti in rosso
«Bisogna correlare la spesa e la responsabilità di chi la effettua. Perché non accada più che cinque Regioni con il 38% della popolazione accumulino il 90% dei disavanzi sanitari, come è accaduto tra il 2006 e il 2010. È quindi corretto punire gli amministratori che lasciano i conti in rosso, perché è giusto che rispondano dei propri atti dinanzi ai cittadini e all’intero Paese». È piuttosto chiaro il pensiero di Sergio Dompè, presidente di Farmindustria, che ieri a Roma ha promosso l’incontro su "Federalismo in Sanità: Legalità ed Efficienza", giunto al suo quanto appuntamento annuale. «Il federalismo» aggiunge Dompè «è una risposta chiara e potenzialmente vincente. Ma da sola potrebbe non bastare a fronte di una rivoluzione demografica che vede "sparire" i giovani e moltiplicarsi gli anziani». Nel 2045, ricorda il presidente di Farmindustria, gli over65, che oggi sono il 20% della popolazione e il 40% dei ricoverati in ospedale, supereranno il 30% e gli over80 passeranno dall’attuale 5% all’11% della popolazione. Cifre che pongono «sfide epocali». E per vincerle «è necessario riformare l’intero sistema, in un contesto che muta rapidamente». Quanto alla legalità ci hanno pensato i Carabinieri dei Nas e la Guardia di Finanza a dare qualche ulteriore motivo di riflessione. Per esempio, Cosimo Piccinno, comandante dei Nas, ha rilevato come in due anni, tra il 2009 e il 2010, il Servizio sanitario nazionale abbia subito danni erariali presunti per 475 milioni; i procedimenti sono ancora in corso, perciò bisognerà calcolare alla fine del percorso quale sarà il danno reale. La Gdf, invece, come ha ricordato il colonnello Fabrizio Martinelli, nel triennio 2008-2010 ha effettuato 4.911 interventi per frodi al Ssn per un valore di 184 milioni e denunciando all’Autorità giudiziaria 7.149 persone; inoltre la Gdf ha deferito alla Corte dei Conti 1.468 persone e segnalato danni erariali per 1,6 miliardi (di euro, naturalmente).
DoctorNews – 8 giugno 2011
Farmaci, con federalismo rischi per investimenti in Italia-Lilly
FIRENZE, 7 giugno (Reuters) – La frammentazione regionale del sistema sanitario dovuta al progetto di riforma federalista potrebbe disinc