ROMA, 10 APR – Italiani meno longevi di una volta: nel 2015 diminuisce infatti l’aspettativa di vita rispetto all’anno precedente e se, in generale, si muore prima, altro dato allarmante è che si muore di più nelle regioni del Sud. Tanto che nascere nel Mezzogiorno d’Italia, ad esempio in Campania, significa vivere in media 3-4 anni di meno rispetto a chi nasce a Trento. E’ l’istantanea preoccupante che emerge dal Rapporto Osservasalute 2016, che segnala anche un peggioramento negli stili di vita ed un boom di malati cronici.
Oggi nascere in un ospedale in Tunisia è per vari aspetti meglio che nascere in certe regioni del Sud, e questo non è accettabile”. Ed “inaccettabile”, ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, è che ci siano “due Italie per la qualità dell’assistenza sanitaria: una al top nel mondo e l’altra in crisi, ma riportare l’Italia in crisi a livelli più alti è fattibile a patto di lavorare sulla prevenzione e la programmazione”. C’é però, ha avvertito, “una chiamata alla responsabilità per le regioni del Centro sud, per attuare azioni in tale direzione”. Il Patto della salute, ha aggiunto, “ha però messo dei paletti importanti e si sta reinvestendo nel Ssn”.
Alla base della più alta mortalità al Sud, ha spiegato Ricciardi, ci sono vari fattori: “La scarsa prevenzione, a partire dalla minore risposta agli screening oncologici, diagnosi più tardive, una minore disponibilità di farmaci innovativi ed una minore efficacia ed efficienza delle strutture sanitarie”. Ma a pesare sono, appunto, anche gli stili di vita, che proprio al Sud fanno registrare più alti tassi d
A fronte di tale situazione, ha avvertito, “la spesa sanitaria non può però rimanere al 6,8% del Pil, ma deve aumentare attestandosi sui livelli europei”. La prevenzione è l’unica possibile riposta anche secondo Ricciardi: “Il SSN non è ugualmente strutturato in tutto il Paese per assistere adeguatamente la massa di malati cronici in crescita. Questa situazione, se non si inverte il trend grazie ad azioni di prevenzione – è il monito del presidente Iss – mette a rischio la tenuta stessa del sistema”. (ANSA).
(di Manuela Correra) (ANSA) – ROMA, 10 APR – Valle d’Aosta
Notizie correlate: Rapporto Osservasalute 2016
Il diritto alla salute non è più garantito