Gli informatori scientifici del farmaco "sono una realtà che va aiutata e rappresentata all’interno delle Istituzioni. L’Italia dei valori vuole fare la sua parte, senza nulla togliere alle altre formazioni politiche che intendono fare lo stesso". Lo ha affermato Antonio Di Pietro, presidente dell’Idv, che ha incontrato una rappresentanza di Isf al convegno "L’industria farmaceutica a e l’uso perverso della legge sulla mobilità".
Ai politici dell’Idv presenti all’incontro, gli informatori hanno illustrato la situazione e i tagli di cui la categoria è stata vittima negli ultimi anni: fra licenziamenti e mobilità, cessioni di rami d’azienda, ricorso alla cassa integrazione e altri ammortizzatori sociali, le industrie farmaceutiche si sono alleggerite di 12-15 mila informatori dal 2007.
E i tagli continuano. Ieri in Assolombarda a Milano le rappresentanze sindacali interne hanno incontrato i vertici Roche Italia sulla procedura di mobilità di 143 lavoratori. Leoluca Orlando, presidente della Commissione d’inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi regionali, ha sottolineato la necessità di attenzione ai temi sollevati dagli Isf "perché riguardano il rapporto fra la salute e i costi sotto il profilo dell’appropriatezza.
Non si può pensare di rincorrere la chiusura dei punti nascita con meno di 100 parti l’anno, come è giusto e poi ignorare l’effetto economico di tante professionalità qualificate che vengono mortificate". La Commissione presieduta da Orlando dovrebbe, dunque, occuparsi della questione.
Adelisa Maio – Pharmakronos – 10 marzo 2011