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Dall’Università di Camerino un gel per somministrare farmaci ai disfagici

Il gel permette di ottenere una cinetica di rilascio del principio attivo inalterata, rispetto a quella del principio attivo formulato nella forma solida originale

Gel formulations for oral administration of drugs, in particular to dysphagic patients

UniCam – Area ricerca trasferimento tecnologico e gestione progetti

Formulazione che può essere utilizzata per l’idratazione e la somministrazione della terapia a pazienti con disturbi della deglutizione.

Campo di applicazione

La presente invenzione ha lo scopo di sviluppare un metodo efficace per riformulare compresse commerciali a rilascio convenzionale contenenti principi attivi solubili in acqua in una preparazione semisolida (idrogel) a somministrazione orale, per favorire l’assunzione del medicinale  in pazienti disfagici. Poiché la maggior parte dei farmaci è disponibile sul mercato solo in compresse, la preparazione gelificata offre un’alternativa terapeutica efficace ai pazienti con difficoltà di deglutizione. L’invenzione può avere una potenziale applicabilità se una farmacia ospedaliera ha interesse a standardizzare, ottimizzare preparazioni  galeniche di principi attivi disponibili solo come compresse per la terapia in pazienti disfagici. Il marketing su larga scala può contribuire a migliorare le possibilità terapeutiche per i pazienti che incontrano incapacità di deglutizione durante la loro vita. La produzione industriale occuperà una quota di mercato, che attualmente non è coperta.

Vantaggi

Il principale vantaggio è quello di poter somministrare a pazienti con difficoltà di deglutizione principi attivi presenti in commercio solo come forme farmaceutiche solide orali (capsule, compresse) senza modificare la cinetiche di rilascio del farmaco pur modificando la forma farmaceutica. Inoltre tale processo garantirà la preparazione di prodotti in maniera standardizzata e controllata.

INVENTORI: Giulia Bonacucina, Marco Cespi, Luca Casettari, Elisabetta Torregiani, Giovanni Filippo Palmieri, Diego Romano Perinelli, Roberta Ganzetti, Matteo Sestili.

Il gruppo di ricerca è coordinato dalla prof.ssa Giulia Bonacucina della Scuola di Scienze del farmaco e dei prodotti della Salute

Il video di presentazione.

Gruppo di Ricerca Tecnologia Farmaceutica

Il gruppo di ricerca di Tecnologia Farmaceutica, di cui fa parte la Prof.ssa Giulia Bonacucina, si occupa della formulazione e caratterizzazione di forme farmaceutiche tradizionali. Forme di dosaggio solide a somministrazione orale. Allo stesso tempo si occupa anche dello sviluppo di forme farmaceutiche innovative che impiegano sistemi carrier avanzati. Di sistemi micellari, termogelificanti, micro-nanoemulsioni e liposomi in grado di incrementare l’efficacia terapeutica e ridurre gli effetti collaterali di diverse tipologie di composti attivi. La caratterizzazione chimico-fisica di tali sistemi si avvale dell’ausilio di diverse tecniche di analisi quali reologia, analisi termica, spettroscopia acustica, tensiometria, fluorimetria. Diverse sono anche le collaborazioni con industrie del settore farmaceutico (Angelini, Chiesi, Janssen-Pharmaceutical Company of Johnson & Jonhson, Alfa Wassermann, Aboca)

Da qualche anno grazie alla collaborazione con professionisti del settore sanitario il gruppo di ricerca si occupa della tematica della riformulazione di farmaci destinati a pazienti disfagici. Tali studi hanno portato all’ottenimento del brevetto italiano RBI14891-IT Formulazioni in gel per la somministrazione orale di farmaci in pazienti disfagici”.

Fonte: Il Quotidiano del Piceno e delle Marche

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Nota:

Il gel permette di ottenere una cinetica di rilascio del principio attivo inalterata, rispetto a quella del principio attivo formulato nella forma solida originale. Il presente brevetto descrive, quindi, la dispersione di una compressa o capsula a rilascio immediato contenente un principio attivo idrosolubile in una formulazione semisolida con caratteristiche reologiche paragonabili alle bevande gelificate in commercio, utilizzate per l’idratazione e la somministrazione della terapia a pazienti con disturbi della deglutizione.

POSSIBILI APPLICAZIONI

  • Potenziale applicabilità all’interno delle farmacie ospedaliere per standardizzare, ottimizzare e automatizzare i preparati galenici di farmaci disponibili solo come compresse;
  • Il marketing su larga scala può migliorare le possibilità terapeutiche per i pazienti disfagici;
  • La produzione industriale può coprire una quota di mercato, che attualmente è affidata alla produzione galenica in una farmacia.

VANTAGGI

  • Evitare qualsiasi operazione di manipolazione eliminando i pericoli legati a perdita di principio attivo;
  • Evitare, contaminazione ed errori di dosaggio con maggiore sicurezza nella somministrazione dei farmaci;
  • Il principio attivo si trova in una forma di dosaggio di consistenza adeguata alla deglutizione nel soggetto disfagico. senza che la sua cinetica di rilascio venga alterata.

 

N.d.R.: La disfagia consiste nell’oggettiva difficoltà nel deglutire alimenti solidi o liquidi, o sensazione che il cibo ingerito resti a metà strada tra la bocca e lo stomaco. È molto simile all’odinofagia in cui la deglutizione provoca una sensazione dolorosa causata dal passaggio del cibo (in particolare liquidi caldi, alcolici o speziati) sulla mucosa esofagea infiammata. Una delle principali eccezioni rispetto al modello consuetudinario di disfagia è l’acalasia caratterizzata da una tendenza a maggiori difficoltà a ingerire i fluidi rispetto ai solidi. I disturbi della masticazione si stima riguardino circa l’8% della popolazione mondiale e la percentuale sale all’11-16% negli anziani. La somministrazione della terapia orale diventa un processo assistenziale estremamente complesso nei pazienti che presentano difficoltà nella deglutizione. Inoltre, molti farmaci non possono essere triturati per agevolare l’assunzione. La disfagia può avere un diverso livello di gravità (molto lieve, lieve, media, grave) che richiedono attenzioni nutrizionali specifiche.

 

Notizie correlate: Somministrazione della terapia orale al paziente disfagico

 

Redazione Fedaisf

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