L’informatore Scientifico sotto la lente. Prospettive e denunce.
Carinci: La figura è stata fortemente penalizzata per l’atteggiamento negativo verso la categoria dell’industria farmaceutica.
Beniamino Pascale – Venerdì 19 Dicembre 2014 – L’Attacco
Si è tenuta a Foggia nell’Auditorium dell’Ordine dei Medici, l’assemblea degli “Informatori Scientifici del Farmaco” (AIISF, federata Fedaiisf) delle province di Foggia e BAT. Presenti Gianni Totta, presidente della sezione foggiana, con il segretario, Antonio Mazzarella, e Grazioso Piccaluga, past president dell’A.I.I.S.F. di Foggia. Ha presenziato al meeting anche il presidente federale nazionale Fedaiisf, Fabio Carinci, che ha richiamato l’assemblea sulla drammatica situazione degli informatori scientifici italiani per i quali una legge dello Stato ha stabilito dal ’93, che “Per esercitare la professione bisogna essere in possesso di laurea in Farmacia o CTF, Medicina, Biologia, Medicina Veterinaria, laurea di I° livello in Informazione Scientifica, Chimica ad indirizzo “Organico”, Scienze Naturali.
A fronte di ciò tale figura è stata fortemente penalizzata per l’atteggiamento negativo, verso la categoria, dell’industria farmaceutica che ha sempre osteggiato un albo professionale, per il semplice principio del: divide et impera. Gli Informatori Scientifici del Farmaco, in pratica, sono oggi esposti a licenziamenti indiscriminati e ingiustificati – continua Carinci – il tutto è attestato dal ridimensionamento dell’organico che oggi non supera le quindicimila unità”.
Le conclusioni del presidente Carinci (FEDAIISF), hanno un chiaro messaggio: “In un decennio si sono dimezzate unità, umiliando una categoria di professionisti benemerita, qualificata, che per anni ha assicurato la diffusione capillare dei nuovi farmaci su tutto il territorio nazionale. A fronte di quanto denunciato si segnala solo la solidarietà della classe medica, che ha sempre ritenuta essenziale la nostra collaborazione. L’auspicio è quello che gli operatori del settore si iscrivano nella totalità a FEDAIISF l’unica associazione professionale che può esercitare un’azione dissuasiva verso l’atteggiamento “demolitivo” di Farmindustria. Tale azione pressante presso l’AIFA e gli organi istituzionali è in atto giornalmente, ma deve essere sostenuta dalla base”.
Tra i decani degli Informatori locali, il sanseverese Grazioso Piccaluga, sottolinea la collaborazione con i medici: “Ė doveroso ricordare che la collaborazione tra gli Informatori scientifici foggiani e l’Ordine dei Medici è stata costante sin dalla presidenza del dr. Pasquale Trecca e di Tonino Brando, presidente degli Informatori Scientifici di Capitanata. La nascita delle “Giornate mediche daune”, ancora oggi appuntamento scientifico annuale di risonanza nazionale, è il frutto di quel sodalizio”.
I componenti del direttivo AIISF di Foggia: Gianni Totta, presidente; Antonio Mazzarella, segretario; Grazioso Piccaluga, presidente “ad honorem”. Consiglieri: Giuseppe Quartucci, Antonio Lattanzio, Cosimo Grossano, Silvio Maglietta; Ciro Acquaviva, Pasquale Di Taranto.
Il presidente, Gianni Totta, ha annunciato a fine serata la volontà del direttivo d’intitolare la sezione alla memoria di “Tonino Brando”.
La deontologia professionale, il “lavorare in silenzio e senza sottrarre tempo a pazienti e medici” è ben rappresentata, su tutti, dal dr. Totta, “impegnato, come tradizione del sodalizio, a sensibilizzare i propri iscritti al rispetto dei pazienti negli ambulatori anche dando loro la precedenza d’entrata dal medico nei casi di necessità – riconoscono i colleghi. L’informazione scientifica dev’essere obiettiva, non succube del marketing, oltre che essere di valido aiuto nell’informazione scientifica presso la classe medica”.
Ma quali sono le prospettive d’impiego, oggi, dell’Informatore scientifico del farmaco (ISF)? Alla domanda risponde il Decano, Grazioso Piccaluga: “Il settore è da oltre 10 anni in contrazione e conta circa 15.000 addetti, rispetto ai 30.000 degli anni ’90. I metodi di divulgazione per i nuovi farmaci, sono radicalmente cambiati e prediligono quale ‘target’ cliniche universitarie ed ospedali, andando sempre meno negli ambulatori. La finalità è quella di fornire un’informazione altamente specializzata con farmaci mirati, frutto della ricerca internazionale, tuttavia appannaggio di ‘BigPharma’. Le Aziende si sono concentrate da tempo sui cosiddetti ‘integratori’ che pure sono validi, ma non presi in considerazione dal S.S.N., altre si sono impegnate nella produzione e diffusione di ‘farmaci equivalenti’: scaduto il brevetto sono essi in commercio a prezzi inferiori. Detto questo – conclude Piccaluga – si sconsigli il conseguimento della laurea di I° livello specifica in quanto non darebbe, nel breve-medio termine, possibilità d’inserimento nel mondo del lavoro”
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