Dalla manovra stretta alla sostituibilità dei generici
Fedaiisf
Ai medici di famiglia non sembrano dispiacere gli interventi che il decreto legge sulla manovra (pubblicato in Gazzetta ufficiale il 31 maggio) impartisce a proposito di equivalenti. Di fatto si tratta di una riscrittura delle regole che governano i generici "puri": messo da parte il prezzo minimo, il Ssn rimborserà solo i quattro "unbranded" più convenienti (a parità di dosaggio, forma farmaceutica e unità posologiche); poi le «soglie prescrittive»: per ciascuna categoria terapeutica si va a vedere qual è la Regione che fa meglio (ossia quella con la più alta percentuale di equivalenti prescritti rispetto al totale della classe) e le altre le vanno dietro. Dai sindacati di categoria valutazioni convergenti: «Ridurre a quattro gli off patent rimborsati» dice Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg «significa togliere terreno alla sostituibilità, il che viene incontro alle nostre richieste. Quanto alle soglie prescrittive, il giudizio dipenderà dalle scelte che faranno le Regioni per invitare i medici a scegliere il generico: la coercizione non porta a nulla, mi auguro si scelgano strade improntate alla collaborazione reciproca». «Bene la semplificazione di marchi e produttori» ripete Angelo Testa, presidente nazionale di Snami «così i medici troveranno più facile prescrivere».Il giudizio complessivo sulla Manovra resta in ogni caso negativo: «Si continua a tagliare sul farmaco quando sono altri i fronti sui quali intervenire» ricorda Milillo «ma il blocco dei contratti rischia di congelare la riorganizzazione del Ssn». «Ormai si sta raschiando il fondo del barile» aggiunge Testa «mi chiedo perché non si intervenga sulla diagnostica, dove ci sarebbe da recuperare parecchio in appropriatezza».