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Dal 2025 le ricette bianche solo “dematerializzate”

Da gennaio addio alle ricette bianche cartacee: anche i farmaci a carico del paziente saranno prescritti tramite il portale del Servizio Sanitario Nazionale.

tecnologia libero – 11 novembre 2024 – Giuseppe Croce giornalista

Dal 2025 addio alla ricette bianche, quella con cui i medici prescrivono i farmaci in fascia C, cioè quelli che non vengono rimborsati al Servizio Sanitario Nazionale e che, di conseguenza, sono al 100% a carico del cittadino.

Un articolo inserito dal Governo nella manovra di Bilancio 2025 (ndr: articolo 54 della legge di bilancio) attualmente all’esame della Camera, prevede infatti la “dematerializzazione” della ricetta bianca: la prescrizione del medico resta, ma non è più cartacea.

Ricetta bianca dematerializzata: che vuol dire

Si scrive “dematerializzata” ma si legge “elettronica“: la ricetta medica bianca sta per seguire le orme della ricetta rossa, cioè per i medicinali a carico del Servizio Sanitario Nazionale, che già da alcuni anni è solo elettronica.

La ricetta, cioè, viene compilata dal medico che la prescrive tramite un accesso al portale del SSN (ndr: Sac, Sistema di Accoglienza Centrale, di Sogei, Società Generale di Informatica): il professionista inserisce i dati del paziente e del farmaco prescritto e il sistema restituisce un “Numero di Ricetta Elettronica” (NRE).

Il paziente riceve un promemoria con l’NRE da presentare in farmacia, dove il farmacista accede allo stesso portale per leggere quali farmaci deve consegnare. Questo sistema, fino ad oggi, è stato utilizzato solo per le ricette rosse ma, da gennaio 2025, sarà usato anche per le ricette bianche.

Ricetta bianca elettronica: i vantaggi

Uno dei vantaggi di questo sistema sarà quello di poter ritirare i farmaci anche in una Regione diversa da quella in cui il medico ha effettuato la prescrizione.

Un altro è, senza dubbio, il fatto che anche i farmaci a carico del paziente potranno essere facilmente monitorati per scopi statistici. Inoltre, grazie all’inserimento delle ricette bianche nel portale SSN, anche questo tipo di prescrizioni andrà a finire dentro il Fascicolo Sanitario Elettronico.

Ciò vuol dire, quindi, che quando un medico accederà all’FSE del paziente che sta visitando potrà sapere se assume regolarmente alcuni farmaci. Questa possibilità è molto importante per evitare di somministrare farmaci incompatibili tra di loro.

Molti pazienti, specialmente quelli anziani, durante le visite con i medici specialisti non ricordano a memoria tutti i farmaci che prendono regolarmente e, a volte, la prescrizione dello specialista va in conflitto con quella del medico di medicina generale con quella di altri specialisti che hanno visitato precedentemente il paziente.

Ricetta bianca elettronica: gli svantaggi

Il principale svantaggio della ricetta bianca dematerializzata è il sovraccarico che causerà al sistema informatico delle ricette elettroniche. Nelle scorse settimane tale sistema ha già zoppicato più volte, bloccandosi per alcune ore e rendendo impossibile fare le ricette o leggerle.

Con l’obbligatorietà delle ricette bianche elettroniche questa situazione non può che peggiorare, rendendo urgente un potenziamento del sistema informatico.

Ricetta bianca su WhatsApp: è obbligatoria?

Dopo aver creato la ricetta elettronica il medico dovrà comunicare il Numero di Ricetta Elettronica al paziente e, se il paziente lo vorrà, tale numero potrà essere inviato anche tramite WhatsApp. Ma ciò non è affatto obbligatorio: l’importante sarà avere un numero da presentare in farmacia, a prescindere dal modo in cui tale numero è stato comunicato al paziente.

Il medico, infatti, potrebbe anche scrivere l’NRE su un semplice foglietto di carta. Oppure inviare un’email, un SMS o qualunque altro tipo di messaggio preferisca: tanto, alla fine, la cosa importante sarà comunicare quel numero al farmacista.

Non sarà obbligatorio avere WhatsApp per farsi fare una ricetta, quindi, né avere un indirizzo email o qualunque altro profilo elettronico.

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Note:

Si avrà l’eliminazione del doppio binario, ricetta bianca e ricetta dematerializzata. Con la nuova norma, infatti, sarà obbligatorio fare tutte le prescrizioni solo tramite la piattaforma online, che però dovrà essere aggiornata, dal momento che ad oggi mancano delle funzioni per la prescrizione di determinati farmaci.

“Federfarma ha sempre collaborato con il processo di dematerializzazione”, dice il vicepresidente della federazione Gianni Petrosillo. “Oggi sono prescritti su ricette dematerializzate il 98% dei farmaci, ma il sistema funziona con criticità”, aggiunge riferendosi sia alla rete principale, lungo la quale viaggiano le ricette dematerializzate (il Sistema di Accoglienza Centrale – Sac), sia alle reti locali, i Sistemi di Accoglienza Regionali (Sar). “Il codice della ricetta e la tessera sanitaria sono le chiavi con cui la farmacia può accedere alla prescrizione”, molto comodo, ma in caso di problemi “non è possibile risalire al tipo di farmaco da erogare”.

Il Numero di Ricetta Elettronica, abbreviato in NRE, è un numero assegnato dal Sistema di Accoglienza Centrale (SAC) per identificare univocamente a livello nazionale una prescrizione elettronica. Può essere utilizzato da un Sistema di Accoglienza Regionale (SAR) oppure, in futuro, da un singolo medico prescrittore.

 

Redazione Fedaisf

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