Proteggere i pazienti ed evitare gli sprechi, dagli esperti una ‘black list’ di 54 farmaci da evitare
Vengono elencati medicinali con effetti collaterali eccessivi rispetto ai benefici; vecchie molecole con profilo rischio-beneficio meno favorevole rispetto a quelle nuove, oppure nuovi farmaci con profilo rischio-beneficio meno favorevole rispetto alle alternative. E ancora, medicinali per cui non esistono adeguate prove di efficacia
Articolo pubblicato il: 15/10/2014 – AdnKronos
“Se è vero che una quota consistente degli sprechi in sanità – sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – è conseguenza della prescrizione ed erogazione di interventi sanitari inefficaci, inappropriati e dal ‘low-value’, è indispensabile ripartire dalle migliori evidenze scientifiche per identificare tali interventi – aggiunge – per ridurre i problemi di informazione tra il mondo della ricerca e quello dell’assistenza sanitaria”.
I destinatari della lista, pubblicata sulla nuova rubrica ‘Less is More’ nella rivista ‘Evidence’, sono “innanzitutto i medici che dovrebbero valutare con estrema cautela la prescrizione di questi farmaci, ma anche le autorità regolatorie – precisa – perché allo stato attuale delle conoscenze il profilo rischio-beneficio dei farmaci inclusi è sfavorevole in tutte le indicazioni approvate. Di conseguenza, per un’adeguata tutela dei pazienti, è necessario valutare l’opportunità di mantenerli sul mercato o di limitarne le indicazioni autorizzate”.
La ‘black list’ comprende 54 farmaci usati in oncologia (Catumaxomab, Panitumumab, Trabectedina, Vandetanib, Vinflunina)cardiologia (Aliskiren, Fenofibrato, bezafibrato Ivabradina, Trimetazidina) dermatologia e allergologia (Tacrolimus unguento, Prometazina), nel trattamento del diabete (Linagliptin, saxagliptin, sitagliptin e vildagliptin) e l’obesità (orlistat), analgesici per lemalattie osteoarticolari (Celecoxib, etoricoxib e parecoxib, Ketoprofene hegl, Piroxicam), miorilassanti (tiocolchicoside, chinina), molecole per osteoporosi (Denosumab, stronzio ranelato) e osteoartrite (Diacereina, Glucosamina), antibiotici (Moxifloxacina, Telitromicina).
E ancora, medicinali utilizzati in gastroenterologia (Domperidone, droperidolo, Procalopride), ginecologia-endocrinologia(Tibolone), neurologia (Flunarizina, Tolcapone) e anti-Alzheimer (Donepezil, galantamina, rivastigmina, memantina) e quelli per lemalattie dell’apparato respiratorio (Decongestionanti vasocostrittori orali e nasali, Omalizumab, Pirfenidone). Non mancanoantidepressivi (Agomelatina, Duloxetina cloridrato, Venlafaxina), altri farmaci psicotropi (Asenapina, Dapoxetina) e pillole per smettere di fumare (Bupropione, Vareniciclina).
L’articolo integrale è disponibile a: www.evidence.it/blacklist-farmaci