C’è tutto questo nel portfolio che GSK ha presentato agli investitori ieri a New York. Farmaci e vaccini che, secondo l’azienda, nell’80 per cento dei casi hanno il potenziale di essere “first-in-class” grazie a nuovi meccanismi d’azione: di conseguenza potrebbero offrire benefici ulteriori rispetto agli attuali standard di cura e, in alcuni casi, potrebbero radicalmente trasformare le modalità di trattamento dei pazienti.
Il traguardo della richiesta di approvazione, per molti di essi non è lontano: potenzialmente, venti di essi potrebbero giungere sotto la lente delle autorità sanitarie prima del 2020, altri 20 prima del 2025.
«Oggi abbiamo profilato circa 40 potenziali nuovi farmaci e vaccini innovativi, che sosterranno la futura crescita del nostro business», ha detto il CEO di GSK Sir Andrew Witty. «Molte di queste risorse sono in fase avanzata e finale di sviluppo e, per la prima volta, abbiamo anche delineato la dimensione delle nuove opportunità di GSK nelle fasi iniziali di sviluppo, specificamente in aree come l’oncologia e l’immuno-infiammazione».
REDAZIONE 4 NOVEMBRE 2015 – HealthDesk
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