Cricelli (SIMG): “Sì alla revisione della governance farmaceutica, ma con la partecipazione delle professioni”
SIMG – Comunicato Stampa – 12 dicembre 2018
Era ora che si procedesse a una revisione della governance del settore farmaceutico, perciò salutiamo con favore l’annuncio in tal senso del ministro della Salute, Giulia Grillo, che nei giorni scorsi ha presentato un documento con gli indirizzi per questa operazione. Tuttavia non possiamo nascondere le serie perplessità che ci nascono proprio dalla lettura di questo documento».
Il documento, infatti, «non fa cenno ad alcune questioni essenziali – sottolinea il presidente Simg – come, per esempio, il ruolo dei professionisti della medicina, a cominciare di medici di famiglia, che non sono minimamente coinvolti nelle scelte legate al Prontuario farmaceutico e alla registrazione dei farmaci. E la Medicina generale – aggiunge – sembra essere ancora una volta ignorata nella composizione degli organismi dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco».
Non solo: il documento appare fortemente orientato ad assegnare un controllo di tipo economicistico al Prontuario farmaceutico e «tutte le operazioni regolatorie che vengono effettuate sul farmaco – precisa Cricelli – non prendono mai in considerazione la “pesatura” del beneficio che la prescrizione del farmaco produce in termini sia di salute sia di risparmi economici. Insomma non c’è alcuna valutazione dell’impatto che le decisioni dell’Aifa possono avere sulla pratica clinica e sulla “produzione” di salute». E anche «il problema dell’allargamento dei registri per patologia alla Medicina generale è completamente ignorato».
Pertanto «ci auguriamo – auspica il presidente Simg – che, come preannunciato dal ministro, il documento “sarà oggetto di confronto con tutti i protagonisti del settore, non solo con le aziende, ma anche con i rappresentanti dei cittadini e delle associazioni dei pazienti”. E ci auguriamo anche con i medici e i professionisti della salute perché altrimenti sarà difficile raggiungere l’obiettivo indicato dallo stesso ministro, cioè la “costruzione di un nuovo sistema di regole per restituire ai farmaci la loro missione centrale: strumento di cura, attraverso cui realizzare i livelli essenziali di assistenza di cui abbiamo tutti diritto.
Hausermann (Assogenerici), “No a spirali al ribasso che schiaccino la concorrenza”
“Nel documento diffuso oggi dalla Salute non figura l’obiettivo di reinvestire nella farmaceutica le risorse recuperate grazie alla concorrenza di equivalenti e biosimilari. Anzi le dichiarazioni rese i sono di segno opposto. Così si rischia di trasformare i farmaci in
commodities” Questa la preoccupazione espressa dal presidente Assogenerici, Enrique Häusermann, in relazione ai contenuti del documento sulla governance farmaceutica presentato oggi al ministero della Salute dal ministro Giulia Grillo, dal direttore generale dell’AIFA, Luca Li Bassi e da una rappresentaza degli esperti coinvolti nell’elaborazione del documento.
“Accogliamo con grande attenzione il documento di programmazione della nuova governance farmaceutica presentato oggi dal ministro della Salute, Giulia Grillo e da una rappresentanza degli esperti che hanno contribuito alla sua stesura e apprezziamo l’esplicito e reiterato riferimento ai farmaci equivalenti e ai biosimilari che hanno storicamente avuto il merito di ampliare l’accesso alle terapie stimolando la concorrenza all’interno del mercato farmaceutico – afferma Häusermann. – Ci auguriamo tuttavia che l’annunciata revisione del Prontuario terapeutico e riallocazione delle risorse non si traduca invece in un impoverimento complessivo delle potenzialità di cura garantite ai cittadini, privilegiando una spirale al ribasso che avrebbe come unico effetto quello di schiacciare la concorrenza”.
“Abbiamo più volte chiesto – e con noi anche altri stakeholders sia tra i pazienti che tra gli operatori sanitari – che le risorse liberate grazie alla concorrenza generata da equivalenti e biosimilari fossero interamente reinvestite nel capitolo della farmaceutica, contribuendo così a rendere sostenibile l’accesso alle terapie più innovative. Ma nel documento presentato – avverte il presidente Assogenerici – non c’è traccia di questo criterio e anzi le dichiarazioni rese pubblicamente oggi erano decisamente di segno opposto”.
“Nel corso della conferenza stampa odierna è stata più volte ribadita l’intenzione di aprire un confronto con tutti gli stakeholder, aziende comprese – conclude Hausermann – e ci auguriamo che questo confronto possa essere avviato al più presto perché sia possibile condividere e dare il giusto peso a tutti i fattori in gioco: dalla necessità di percorsi terapeutici efficienti ed economicamente sostenibili alla necessità di dare supporto e slancio alla ricerca industriale. Spero che nessuno voglia trasformare i farmaci in commodities, tradendo l’obiettivo del mantenimento dei livelli di qualità della produzione attualmente assicurata dalle normative nazionali”.