Per dare alle Cure primarie le risorse necessarie alla riorganizzazione disegnata dal decreto Balduzzi servono tre miliardi di euro all’anno. Che si potranno reperire anche andandoli a prendere da quei comparti dell’assistenza dove attualmente si sta disinvestendo, come l’ospedale. L’indicazione arriva da Claudio Cricelli, presidente della Simg, al quale Doctornews ha chiesto un parere sul cambiamento di rotta che si prospetta per la Mg.
Cricelli, qual è il suo giudizio ! sul decreto?
Il testo non fa altro che completare e confermare un processo già avviato da tempo e sul quale c’è pieno assenso. Il fatto è che la Mg conserva un assetto che oggi appare obsoleto, concepito per erogare cure a bassa intensità e strutturato su un’organizzazione di lavoro di ancora più bassa intensità. È un’eredità più che ventennale che nel tempo chi governa ha cercato di aggiustare offrendo ai medici incentivi perché migliorassero marginalmente l’organizzazione – per segretaria e infermiere, per esempio – o aggiungendo servizi come la vecchia Guardia medica.
E oggi?
Oggi quell’assetto non ha più senso. Il sistema ha bisogno di un territorio ben attrezzato, nel quale i 48mila medici di Mg in servizio non ripetano tutti le stesse cose, ma si aggreghino per presidiare e programmare. Programmare è la parola d’ordine, perché non è pi&ug! rave; pensabile che i pazienti vadano dal loro medico solo quando viene la voglia, così come i Mmg sono ormai maturi per mettere in campo le competenze sub-specialistiche di cui sono provvisti. Ed è indispensabile che questi medici siano forniti di ecografo, ecocardiogramma, doppler e via di seguito, perché le prestazioni che forniscono vanno ormai considerate di tipo generalistico. Questi sono i contenuti delle nuove Cure primarie, sono le linee della riorganizzazione che attende il territorio.
Le Regioni lamentano la mancanza di risorse…
Studi condotti anche con il nostro supporto, dicono che negli ultimi dieci anni i costi diretti e indiretti generati dalle Cure primarie sono rimasti sostanzialmente invariati, mentre quelli generati dall’ospedale sono cresciuti di 18 miliardi. In altri termini, la Mg è riuscita in questo periodo a mantenere invariato il costo delle prestazioni erogate.
Però la riorganizzazione delle Cure primarie richiederà investimenti…
Dal punto di vista soltanto organizzativo, a occhio e croce serviranno tre miliardi di euro all’anno. Ma questo non vuol dire che si dovranno allargare i cordoni della borsa, le risorse