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Cosenza. Farmaci contro il dolore usati come droga a spese dello Stato. Sei medici coinvolti. In USA “si fanno” di antidiarroici

Cosenza, i Carabinieri hanno sgominato un traffico di false ricette. L’inchiesta era partita da un bimbo di due anni finito in ospedale per intossicazione

di ALESSIA CANDITO

COSENZA – Farmaci psicotropi, utilizzati per sedare il dolore cronico in caso di cancro o patologie similari, erano diventati il comodo e legale sostituto di eroina e altre droghe grazie ad una serie di medici di base compiacenti. Lo hanno scoperto i carabinieri di Rende, Cosenza e San Marco Argentano che questa mattina hanno eseguito diverse misure cautelari nei confronti di otto persone, e il sequestro preventivo per equivalente di circa 150mila euro, disposto nei confronti di sei medici di base, accusati di prescrizione abusiva di farmaci psicotropi e truffa al sistema sanitario nazionale

( … continua su R.it Cronaca del 05 maggio 2016)

Boom di anti-diarrea per ‘sballarsi’, l’allarme dagli Usa

Boom di anti-diarrea per 'sballarsi', l'allarme dagli UsaQuando la squadra di emergenza è arrivata, era già troppo tardi. L’uomo, un americano di 24 anni con una storia di dipendenza da oppioidi, non respirava più. Ma il suo caso clinico, recentemente descritto sugli Annals of Emergency Medicine, include un dettaglio insolito: i soccorritori hanno trovato accanto a lui una mezza dozzina di scatole di loperamide, noto farmaco anti-diarrea, completamente vuote. Ebbene, il sospetto è che questo medicinale sia stato usato per alleviare i sintomi della dipendenza, oper ‘sballarsi’, riferisce il ‘Washington Post’. E non si tratta di un episodio isolato.

A lungo considerato un medicinale innocuo – raccomandato dai Centers for Disease Control and Prevention ai viaggiatori che si trovano all’estero e sono colpiti da problemi intestinali – questo farmaco in America è ora al centro dell’attenzione degli esperti, collegato proprio a forme di dipendenza. Quattro americani su 10 hanno affermato di conoscere qualcuno dipendente da antidolorifici oppiacei come idrocodone e ossicodone. In una testimonianza al Senato nel 2014, il direttore del National Institute on Drug Abuse, Nora D. Volkow, ha detto che 2,1 milioni di persone negli Stati Uniti abusano o dipendono dagli antidolorifici. E secondo i medici e i farmacisti statunitensi, alcune di queste persone ora ricorrono al loperamide per ridurre i loro sintomi. O per ottenere un’euforia chimica.

“L’accessibilità di questo medicinale, a basso costo, lo status di Otc e la mancanza di stigma sociale contribuiscono al potenziale di abuso”, afferma William Eggleston, autore dello studio studio e farmacista dell’Upstate New York Poison Center, in una nota. Eggleston e i suoi colleghi hanno rilasciato una dichiarazione pesante contro l’abuso di loperamide, definendolo “stupido e pericoloso”. Il principio attivo di questo medicinale è un oppioide, anche se il prodotto non viene utilizzato come antidolorifico. Il meccanismo d’azione, tra l’altro, sembrava diverso: la barriera emato-encefalica impedirebbe che il farmaco stimoli il cervello, bloccandone l’azione all’intestino.

La Food and Drug Administration ha approvato l’anti-diarrea nel 1970, e le prime sperimentazioni avrebbero indicato un basso rischio di dipendenza. Ma qualche decennio più tardi, con l’impennata degli americani dipendenti da oppiacei, il destino dell’anti-diarrea sembra cambiato. Nel 2013 le testimonianze dell’uso ricreativo di questo farmaco avevano già fatto il giro del web, tanto che il loperamide si è guadagnato il soprannome di ‘metadone dei poveri’.

Uno studio su quasi 1.300 messaggi sui forum via web ha stabilito che le persone si autosomministrano in media da 70 a 100 milligrammi di loperamide. Quando la dose massima raccomandata contro la diarrea è di 16 milligrammi al giorno. “Le persone in cerca di forme di auto-trattamento dei sintomi di astinenza o a caccia dello sballo assumono sovradosaggi di loperamide, con conseguenze a volte mortali”, afferma Eggleston. E, sempre secondo i ricercatori, i dati dei forum online e i flussi di chiamate ai centri antiveleno indicano che l’abuso loperamide è in aumento. Tra il 2011 e il 2014 si segnala un aumento del 71% delle persone che si autosomministrano elevate quantità di loperamide.

Questo naturalmente non significa che tutti dovrebbero astenersi dal prendere i farmaci anti-diarrea, evidenziano i ricercatori: nelle dosi consigliate, sottolineano i farmacisti, si tratta di un farmaco sicuro. Ma il rischio di abuso “è reale”. E la lezione che emerge da questa vicenda è piuttosto chiara: “Questo è un altro modo per ricordare che tutti i farmaci, compresi quelli venduti senza ricetta medica”, conclude Eggleston, “possono essere pericolosi, se non usati secondo le indicazioni corrette”.

Pubblicato il: 04/05/2016 – adnkronos

Redazione Fedaisf

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