Il ministero della Salute ha pubblicato nei giorni scorsi l’Annuario statistico riferito al 2010, ricco di cifre e tabelle sullo stato attuale della sanità pubblica in Italia. Il rapporto evidenzia alcune linee di tendenza, come la diminuzione dei posti letto negli ospedali a vantaggio di una maggiore estensione dell’assistenza domiciliare e di altri servizi alternativi rispetto al ricovero. A livello nazionale, la disponibilità media di posti letto è di 4,1 posti ogni 1.000 abitanti, mentre sono 3,5 ogni 1.000 abitanti quelli dedicati agli acuti. La situazione è però differenziata sul territorio e dai 5,3 posti letto nel Molise si scende fino al 3,4 della Campania. Per la riabilitazione e la lungodegenza la media nazionale è di 0,6 posti letto ogni 1.000 abitanti. Tra il 2005 e il 2008, il numero di strutture pubbliche è in calo dell’1,2%, mentre le strutture di assistenza specialistica ambulatoriale fanno segnare un meno 5,3% nel pubblico e meno 0,7% nel privato. Si registrano invece incrementi significativi nel privato accreditato relativamente all’assistenza residenziale e alla riabilitazione. Emerge anche la forte carenza di medici pediatri convenzionati con il Ssn, che vengono spesso sostituiti dai medici di famiglia: sono infatti questi ultimi che in quasi tutte le Regioni assistono bambini di età inferiore ai 14 anni, che sarebbero invece di competenza pediatrica. Fanno eccezione l’Abruzzo e le due regioni insulari, in cui il numero di bambini per pediatra supera di poco il massimale stabilito. A livello nazionale, il numero medio di bambini per ciascun pediatra è di 1.026, con una forte variabilità sul territorio. Invece, il carico potenziale per ogni medico di base è di 1.114 adulti; anche in questo caso si tratta di un valore medio con marcate differenze tra le diverse realtà locali. Complessivamente, il personale ammontava a 638.459 unità nel 2008, in diminuzione di otre diecimila unità rispetto all’anno precedente. Tra questi vi erano 105.638 medici, 260.787 infermieri, 5.441 i veterinari, 2.338 farmacisti e 3.742 biologi.
27 marzo 2013 – DoctorNews33