La Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Puglia ha emesso la pronuncia di parificazione del Rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022. Nelle sue conclusioni sottolinea il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, ha evidenziato che il «bilancio
«Nonostante l’impegno profuso, la Regione Puglia, nell’esercizio 2022, non ha rispettato il limite della spesa farmaceutica convenzionata, non ha rispettato il tetto per la spesa farmaceutica per acquisti diretti e, avendo speso euro 537.714.877, non ha rispettato (+62,34%) il tetto di spesa di euro 331.237.336 per l’acquisto di dispositivi medici”: lo scrive il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, nella sua requisitoria per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022.
«Fermo restando – si legge – che la questione del rispetto dei suddetti limite costituisce un problema comune a tutte le Regioni italiane, considerato che comunque la diffusa violazione dei limiti previsti non può certamente costituire una giustificazione, non si può che sollecitare la Regione Puglia ad intensificare gli sforzi per un ulteriore contenimento di tali spese finalizzato anche al rispetto dei limiti imposti.
Questa esigenza si manifesta con forza anche alla luce dei risultati negativi del comparto sanitario. Come già evidenziato in relazione all’esercizio 2021, appare improcrastinabile l’adozione da parte dell’Ente regionale delle opportune iniziative autocorrettive finalizzate a garantire il progressivo rientro nei limiti di spesa farmaceutica definiti dal legislatore».
«Con riferimento al recupero delle liste di attesa corrispondenti a prestazioni ambulatoriali, screening e ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell’emergenza epidemiologica, in linea con la legislazione straordinaria emanata per fronteggiare adeguatamente la situazione emergenziale, la Regione Puglia ha raggiunto complessivamente positivi risultati realizzando gli obiettivi previsti. I risultati indicati sono stati però conseguiti solo grazie alla attività di strutture private accreditate che si è aggiunta a quella, insufficiente, svolta dalle strutture pubbliche». Lo sottolinea il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, nella sua requisitoria per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022. “Le risorse messe a disposizione delle strutture private accreditate (euro 32.898.723,90) – è scritto – risultano pari all’intero stanziamento ministeriale di pertinenza della Regione Puglia per la riduzione delle liste di attesa (sia per prestazioni di ricovero che per prestazioni di specialistica ambulatoriale)». Con riferimento invece «alle risorse provenienti dall’UE (euro 100.427.199,91), sempre in relazione all’emergenza Covid-19, nulla risulta invece riscosso. La Regione ha dichiarato che le somme indicate sono state oggetto della certificazione richiesta e che la mancata riscossione deriva solo da un ritardo burocratico. La Regione, per quanto di sua competenza, dovrà pertanto agire con il massimo impegno per riscuotere in tempi brevi le ingenti risorse indicate».
Fonte “Gazzetta del Mezzogiorno” del 20 settembre 2023 – estratto. Per l’articolo integrale si rimanda al link
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