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Corte dei Conti. In sanità miglioramenti per interventi a favore di farmaci innovativi e oncologici

In sanità si rileva che è proseguita l’attività di monitoraggio degli equilibri gestionali regionali e la verifica del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni. “L’intervento a favore di farmaci innovativi e oncologici innovativi, con una riserva di fondi per un miliardo a ciò destinati, rappresenta un passo importante nel miglioramento della qualità dell’offerta sanitaria.

Rivisti i LEA e definito un nuovo nomenclatore, è in corso di definizione sia il nuovo sistema di monitoraggio sia l’aggiornamento del tariffario delle prestazioni ambulatoriali. Con la legge di bilancio per il 2018 sono state individuate risorse per una parziale riduzione dei ticket sulla specialistica”.

Nel 2017 è stato approvato il piano nazionale per la prevenzione vaccinale con risultati coerenti a quanto programmato in pressoché tutte le regioni.

Procede l’attuazione del DM 70 del 2015 – spiega ancora la Corte dei Conti – con il riordino del sistema di assistenza ospedaliera e il potenziamento dei servizi territoriali. Un impulso in tale direzione dovrebbe venire dal Piano nazionale cronicità: la cabina di regia costituita in fine esercizio dovrà prevedere la ricognizione delle iniziative regionali e la definizione di interventi per promuovere l’integrazione delle cure nei diversi regimi assistenziali.

Estratto da Regioni.it – 26/06/2018

Documento di sintesi  (PDF, 2001 KB)

Sanità: Corte dei conti, finora “tagli spesso troppo lineari”

Nel sistema sanitario nazionale scelte organizzative innovatrici che hanno preservato la qualità dei servizi

(Regioni.it 3408 – 26/06/2018) “Nel corso del 2017 la spesa  sostenuta dal servizio sanitario nazionale è stata pari a 117.472  miliardi, in crescita dell”1,34% rispetto all”esercizio precedente,  quasi interamente ricoperta dal gettito tributario (Iva e accise in  primo luogo e quindi Irao e addizionale regionale Irpef), con una  incidenza del 6,85% sul Pil.
La spesa pro capite è stata di euro 1.939 (1912 nel 2016). Circa 40 miliardi di euro sono stati impiegati per  l’acquisto di beni e servizi, fra i quali i prodotti farmaceutici (per i quali si rileva una limitata progressione) e i dispositivi medici in incremento”. Lo afferma il procuratore generale della Corte dei Conti, Alberto Avoli, nella sua memoria orale in occasione della  presentazione del ”Giudizio di parificazione sul rendiconto generale  dello Stato per l”esercizio finanziario 2017”(vedi notizia precedente).
“I numerosi interventi in tema di razionalizzazione della spesa si  sono abbattuti nel comparto sanitario con tagli spesso troppo lineari  – osserva Avoli – Tuttavia bisogna riconoscere che il sistema  sanitario nazionale ha saputo proporre scelte e metodologie  organizzative profondamente innovatrici, in grado di preservare i  livelli qualitativi di servizi resi ai cittadini”.
“Sostanzialmente immutato – aggiunge Avoli – il costo complessivo del  personale, si deve purtroppo registrate la contrazione della spesa per investimenti infrastrutturali e tecnologici, il che determina e  aggrava il significativo tasso di obsolescenza delle tecnologie a  disposizione delle strutture. Secondo dati del ministero della Salute, circa un terzo delle apparecchiature è operativo da più di dieci anni  ed ha bisogno di frequenti manutenzioni che le rendono indisponibili  per lungo tempo”. “Permangono forti differenze nella qualità e  nella disponibilità dei servizi fra le varie Regioni e questa  situazione di diseguaglianza viene intercettata dalla crescente  incidenza della mobilità sanitaria – ricorda il procuratore generale -.
Ad esempio, la Regione Calabria ha una mobilità passiva in uscita del  21,3% (a fronte di una mobilità attiva del 2,5%), la Sicilia ha  rispettivamente percentuali del 7,1 e dell”1,8. Quali poli di  attrazione per i cittadini che decidono di ricevere le cure in aree  diverse da quelle di residenza spiccano Lombardia e Veneto al Nord,  Emilia Romagna, Toscana e Umbria al centro”.
Insomma “Alcune Regioni hanno dato migliore prova, accentuando ancora di più  la divaricazione fra i vari territori regionali, che tuttora  caratterizza il comparto”, conclude Avoli.

Corte dei conti: Memoria aggiunta del Procuratore generale Alberto Avoli  (PDF, 123 KB)

Notizie correlate: “In Italia spesa sanitaria all’8,9% del Pil, meno di Germania, Francia e Belgio. Il 62% della spesa farmaceutica è finanziata dal pubblico”. Il rapporto I-Com

Redazione Fedaisf

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