“TUTELARE GLI INFORMATORI SCIENTIFICI DAL CORONAVIRUS”
«Quando c’è un’emergenza non ci si può dimenticare di nessuno. Questo, in linea generale. In realtà, invece, la comunità e le istituzioni sembrano paradossalmente ignorare proprio chi è potenzialmente maggiormente esposto al rischio del contagio da coronavirus. Mi riferisco agli informatori scientifici». Lo afferma, in una nota inviata alla stampa, il consigliere provinciale e comunale del Pd, Gianni Azzaro.
L’esponente del Partito democratico, infatti, si rivolge al ministro della Salute, Roberto
E allora, Azzaro rivolgendosi a Speranza ed Emiliano propone loro di «invitare, anzi obbligare, le aziende in cui lavorando gli informatori a varare temporaneamente il telelavoro (smart working), impedendo l’accesso negli studi medici e in ospedale o, al massimo, limitandolo con la prenotazione per via telematica degli appuntamenti. Ma, insisto, in via prioritaria – conclude Azzaro – la strada maestra è quella di far ricorso provvisoriamente al telelavoro. Confido nella sensibilità del ministro della Salute e del presidente della Regione Puglia che, peraltro, sono quotidianamente impegnati, nei diversi ruoli, a ridurre i contatti tra soggetti più potenzialmente esposti al rischio del contagio da coronavirus».