Il gigante farmaceutico ha spiegato di aver avuto l’autorizzazione a riprendere la sperimentazione da tutti gli enti regolatori britannici
L’indagine del Comitato indipendente si è conclusa e, dunque, seguendo le raccomandazioni degli esperti e della Medicines Health Regulatory Authority (Mhra), l’ente regolatorio britannico che ha dato l’ok non rilevando problemi di sicurezza, i trial clinici ricominceranno in tutto il Paese.
Finora sono circa 18 mila i volontari che hanno ricevuto la somministrazione del vaccino.
“Buone notizie. La sperimentazione del vaccino Oxford/Astra Zeneca contro Covid-19 riprende”. E’ il commento del virologo dell’Università San Raffaele di Milano, Roberto Burioni, che in un post su Facebook ricostruisce cosa può aver portato alla ripresa, in tempi rapidi, del trial clinico sospeso il 6 settembre per un grave effetto collaterale in un partecipante allo studio.
Scrive Burioni: “Da fonti giornalistiche si apprende che la sperimentazione clinica del vaccino anti COVID-19
Cosa potrebbe essere successo? Quando accade una cosa di questo genere – semplificando al massimo – si riunisce un comitato di valutazione indipendente che prende in considerazioni tutti i dati e decide se l’effetto collaterale può essere dovuto al vaccino oppure no.
In questo caso possiamo immaginare che questo comitato abbia ritenuto che l’effetto collaterale non è dovuto al vaccino, oppure che la sua entità sia stata molto più lieve di quanto filtrato attraverso la stampa.
Purtroppo non abbiamo nessun dato ufficiale, se non gli scarni comunicati delle case farmaceutiche. Non sappiamo niente di certo neanche riguardo ai disturbi accusati dal paziente, della loro gravità, dell’andamento clinico.
Ricordiamo tuttavia che in questi comitati siedono medici con una grande reputazione e non sono disposti a metterla in gioco, per cui io tenderei a fidarmi.
Incrociamo le dita e speriamo che non ci siano altri intoppi. Intanto stiamo attenti, distanza e mascherina“.
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