Un contratto in perdita e l’inizio della fine del Medico di Medicina Generale
«L’attacco più pesante che la Medicina generale abbia subito e che mina la sopravvivenza stessa del Sistema sanitario nazionale». Non usa mezzi termini il presidente nazionale dello Snami Angelo Testa per definire la nuova Convenzione della Medicina generale in discussione in questi giorni e per decidere le strategie che il sindacato porrà in atto dopo l’esecutivo nazionale, si incontreranno tutti i presidenti regionali della Consulta a Torino.
A queste condizioni per lo Snami il nuovo contratto è inaccettabile «perché sarà un contratto in perdita e l’inizio della fine del Medico di medicina generale» ed è per questo che Testa sottolinea che «bisognerebbe scioperare, come i medici francesi per non avere questa convenzione».
«Come Snami» rincara la dose Domenico Salvago, addetto stampa nazionale, ri-sosteniamo che è folle pressare per una convenzione senza il becco di un finanziamento, che è demente sponsorizzare un percorso che vedrà come antipasto il taglio degli incentivi ai Medici di famiglia per le attuali forme associative, gruppi e reti che peraltro funzionano benissimo, i tagli per le segretarie che dovranno essere licenziate, per la disponibilità telefonica, informatica e altro ancora.
Così come è schizofrenico» conclude «distruggere ciò che abbiamo e che funziona per un’avventura suicida di povertà, anche economica, e di distruzione del forte rapporto medico-paziente dell’attuale Medicina generale».