In un mercato farmaceutico nazionale che vede una crescita pari al +3% a valore nel 2013 (contro il -0,8% del 2012), il canale farmacia registra una piccola crescita dell’1,3%, dovuta principalmente al comparto commerciale (+3,8%) più che all’etico (-0,4%). Questo il quadro dell’anno appena passato e presentato da Sergio Liberatore, general manager di Ims Health in occasione della recente tre giorni di lavori organizzati dall’Asis a Tirrenia (Pisa) dal titolo “Innovare per crescere”. «In Italia» ha spiegato Liberatore «abbiamo una spesa farmaceutica procapite inferiore alla media europea, l’innovazione stenta a penetrare il mercato e il numero di lanci di nuovi farmaci è inferiore agli altri paesi. In questo scenario il mercato dell’etico riesce a registrare un andamento positivo, con un +2,9%, in cui il contributo dei canali Ospedale e Distribuzione per conto si conferma motore della crescita, rispettivamente con un +5,4% e un più 13,2% mentre gli altri canali di vendita registrano un leggero calo (-0,4%)». Nel canale farmacia, ha aggiunto «la crescita realizzata nel 2013 dal mercato totale, comprensivo di commerciale ed etico, «è legata soprattutto al comparto commerciale». In particolare, stando ai dati presentati, all’interno del comparto commerciale, la crescita ha riguardato in parte i farmaci di automedicazione (+2,3%), ma soprattutto i prodotti non notificati (integratori) che hanno avuto la crescita maggiore segnando un +7,9%. La previsione proposta da Ims Health è positiva: «Ci aspettiamo, malgrado le difficoltà, una crescita del mercato nei prossimi cinque anni, benché contenuta che terrà l’Italia nella sua posizione tra le top 10 dell’Ue» ha concluso Liberatore «Crescita attesa per altro a livello di mercato mondiale con un trend tra il 3,5 e il 6,5% entro il 2017, e che riguarderà soprattutto i mercati emergenti mentre Stati Uniti vedranno solo una piccola accelerazione e l’Europa continuerà a rallentare la velocità di crescita».
Simona Zazzetta
Lunedì, 24 Marzo 2014 – Farmacista33