NAPOLI- "La Legge regionale della Campania sulla prescrizione di generici e biosimilari e’ un fatto importante e potrebbe far ottenere su scala nazionale un risparmio di 767 mln di euro". E’ quanto afferma la stima del Centro studio Assogenerici.
"Applicando alla spesa campana le regole introdotte dalla legge su cinque classi terapeutiche (quelle a maggior spesa) – precisa Assogenerici – si dovrebbe ottenere un risparmio di 95 milioni annui, superiore a quello ottenibile applicando gli indicatori dell’Aifa a 18 classi terapeutiche, pari a 83,8 milioni. L’applicazione degli obiettivi campani su base nazionale indurrebbe, quindi, un risparmio di 767 mln di euro".
"La legge regionale della Campania – avverte Francesco Colantuoni, vicepresidente di Assogenerici, – garantisce non soltanto la compatibilita’ economica dell’assistenza farmaceutica territoriale e ospedaliera, ma percorre una strada differente da quella del razionamento delle prestazioni, con la possibilita’ di ottenere risparmi anche superiori a quelli che derivano dall’applicazione degli strumenti prodotti dall’Aifa". Secondo gli esperti del centro studi "l’arrivo ormai un anno fa anche in Italia dell’atorvastatina equivalente ha totalizzato risparmi per il Servizio sanitario nazionale di 293 milioni di euro, vale a dire piu’ di 800 mila euro al giorno, un dato sovrapponibile a quello della Gran Bretagna, pur potendo contare su un mercato ridotto rispetto a quello d’Oltremanica".
"Per molti versi e’ ancora piu’ interessante quanto la Regione ha disposto per i biosimilari – prosegue Colantuoni – Considerando la sola classe delle epoetine, che peraltro sono il farmaco biotecnologico piu’ prescritto a livello europeo, se si applicasse a tutte le regioni italiane la proporzione di ricorso al biosimilare rilevata in Campania si avrebbe un risparmio di 25 milioni annui. E tutto questo – precisa – salvaguardando il diritto del paziente a proseguire la terapia con l’originatore con cui aveva iniziato e limitandosi all’impiego diretto soltanto nei pazienti naive, cioe’ non trattati in precedenza".
Le stime i di AssoGenerici sono condotte partendo dalla valorizzazione dei consumi di fonte Ims, ma nella realta’ il prezzo con cui i biosimilari vengono ceduti, grazie al meccanismo delle gare, e’ di norma piu’ basso. "Pertanto – avvertono gli esperti