Un italiano su due si dichiara favorevole alle visite mediche on-line. E’ quanto emerge dal primo Barometro europeo, uno studio sui sistemi sanitari europei e sulla valutazione dei cittadini
Circa metà degli italiani (49 per cento) è favorevole alle consulenze mediche online, visite virtuali rintracciando gli specialisti in rete. Un dato sorprendente se si considera che il 64 per cento non utilizza mai internet per ottenere informazioni sulla salute. E’ quanto emerge dal primo Barometro Europeo, uno studio sui sistemi sanitari europei e sulla valutazione dei cittadini, realizzato dall’Istituto di ricerca francese “Csa”. L’indagine, presentata ieri a Parigi, ha messo sotto la lente d’ingrandimento cinque Paesi: Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Svezia.
Il 49 per cento di italiani favorevole al consulto medico online porta il nostro Paese al secondo posto della classifica, immediatamente dopo la Svezia. Dall’indagine è emerso anche che il 39 per cento degli europei nutre “moderata fiducia” nello sviluppo di strumenti tecnologici in grado di effettuare una diagnosi a distanza, con gli svedesi più ottimisti (49 per cento) e i tedeschi in coda (27 per cento). Maggiore fiducia viene invece accordata alla realizzazione di interventi chirurgici in videocollegamento con uno specialista (64 per cento). Da Doctornews 26-01-07
Circa metà degli italiani (49 per cento) è favorevole alle consulenze mediche online, visite virtuali rintracciando gli specialisti in rete. Un dato sorprendente se si considera che il 64 per cento non utilizza mai internet per ottenere informazioni sulla salute. E’ quanto emerge dal primo Barometro Europeo, uno studio sui sistemi sanitari europei e sulla valutazione dei cittadini, realizzato dall’Istituto di ricerca francese “Csa”. L’indagine, presentata ieri a Parigi, ha messo sotto la lente d’ingrandimento cinque Paesi: Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Svezia.
Il 49 per cento di italiani favorevole al consulto medico online porta il nostro Paese al secondo posto della classifica, immediatamente dopo la Svezia. Dall’indagine è emerso anche che il 39 per cento degli europei nutre “moderata fiducia” nello sviluppo di strumenti tecnologici in grado di effettuare una diagnosi a distanza, con gli svedesi più ottimisti (49 per cento) e i tedeschi in coda (27 per cento). Maggiore fiducia viene invece accordata alla realizzazione di interventi chirurgici in videocollegamento con uno specialista (64 per cento). Da Doctornews 26-01-07