sanitarie avrebbero normato gli incontri individuali tra operatori e ISF in modo molto complesso. Inoltre, la possibilità da parte delle Direzioni sanitarie di stabilire in modo arbitrario la possibilità di accesso contrasterebbe con l’obiettivo regionale di adottare modalità uniformi in tutta la Regione”. “Con delibera di giunta è stata inoltre introdotta una piattaforma web – prosegue Bignami – che le aziende farmaceutiche devono utilizzare per inserire e aggiornare i dati dei loro informatori. Ma tale piattaforma sta creando problemi agli informatori che non riuscirebbero a interagire con i medici. Vista inoltre la difficoltà nel concordare gli appuntamenti, molti medici rinuncerebbero a fissare un incontro con l’informatore”.
“L’attività degli informatori scientifici – specifica poi il deputato di Forza Italia – è regolata da una legge del 2006 e l’attività dello studio del medico di medicina generale convenzionato è disciplinata da un Accordo collettivo nazionale.
Si tratta di norme sulle quali una delibera regionale, che ha rango giuridico inferiore, non può interferire”.
La Regione chiarisca dunque “se le prescrizioni contenute nella propria delibera stiano producendo effetti negativi sull’informazione medico- scientifica e farmacologica in termini di sicurezza per i pazienti e in termini di contenimento dei costi e se, alla luce di quanto ci è stato segnalato la Giunta non ritenga opportuno valutare la validità giuridica del proprio atto, dato che parrebbe non coerente con la legge statale e con l’Accordo collettivo nazionale. Infine chiarisca se non reputi necessario emanare linee guida omogenee per le Aziende sanitarie al fine di semplificare le procedure per la prenotazione degli incontri individuali degli informatori scientifici”, conclude Bignami
Interrogazione L.N. alla Giunta Emilia Romagna sul regolamento ISF
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