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Comunicato RSU Angelini. Riaperto lo stato di agitazione a causa della riproposizione del progetto STEM

La  delegazione sindacale precisa che, pur non opponendosi a tale progetto, ha sempre contestato l’affiancamento all’ISF durante l’informazione scientifica portata al medico.

La RSU Angelini Pharma, congiuntamente alle Segreterie Territoriali di Roma e del Lazio FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, comunica che a distanza di un anno si trova costretta a riaprire lo stato di agitazione per la riproposizione aziendale del progetto STEM che contempla l’affiancamento degli ISF.

 Ribadendo la propria disponibilità ad ulteriori confronti, la  delegazione sindacale precisa che, pur non opponendosi a tale progetto, ha sempre contestato l’affiancamento all’ISF durante l’informazione scientifica portata al medico. Ad un anno di distanza dall’attuazione del progetto STEM, non sono emersi benefici significativi tali da giustificarne un’ulteriore riproposizione.

Ribadiamo, inoltre, il netto dissenso all’inserimento, anche se in forma indiretta, dell’analisi dei dati vendita in forma scritta nei criteri di valutazione, in quanto palesemente non attribuibili alle mansioni dell’ISF.

Pertanto, questa delegazione sindacale conferma la  disponibilità a perseguire strategie che diano benefici all’Azienda e ai colleghi,  sempre nel quadro delle normative contemplate nel Dgls 219/2006, nelle Linee Guida dei Regolamenti Regionali dell’Informazione Scientifica  (Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, art.5) e nel CCNL Chimico Farmaceutico.

Confidando in una matura evoluzione delle Relazioni Industriali, come da tradizione Angelini, auspichiamo una rapida riapertura del tavolo sindacale.

Segreterie Territoriali di Roma e del Lazio                                 

 FILCTEM CGIL      FEMCA CISL   UILTEC UIL

  1. Attimonelli P. Galli R. Heyden
  2. MoltoniC. Sergianni

Rsu del Personale Esterno di Angelini Pharma


Comunicato giunto in Redazione il 3 aprile 2024


Nota della Redazione:

Dal sito STEM

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Fonte STEM

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Dalla dichiarazione del Dr. Magrini

– la figura professionale legittimata dalla norma a fornire al medico l’informazione sui medicinali è esclusivamente quella dell’informatore scientifico;

– l’art. 122 rubricato “Requisiti e attività degli informatori scientifici” non prevede, per l’espletamento di tale attività, nessuna ulteriore figura professionale con funzione di supporto;
– l’attività professionale di informatore scientifico richiede il possesso di determinati requisiti;
– tale attività scientifica è svolta sulla base di un rapporto di lavoro instaurato con un’unica impresa farmaceutica (diversamente i consulenti in questione parrebbero dipendere da non meglio precisate “società esterne” o “agenzie”).

Giova al riguardo richiamare altresì l’art. 5 della “Linee guida di regolamento regionale dell’informazione scientifica sul farmaco” emanate dalla Conferenza Stato – Regioni in data 20/04/2006 ove afferma che “Gli ISF devono svolgere la loro attività presso i medici da soli; la presenza del capoarea o di altre figure professionali non correlate all’attività di informazione scientifica, è ammessa solo per funzioni diverse dalla informazione scientifica”.

Pertanto, obiettivo di tali disposizioni è senz’altro quello di tutelare la salute, garantendo la libertà dei contenuti della informazione scientifica, di cui costituisce un corollario insopprimibile il rapporto diretto tra l’informatore scientifico ed il medico, rapporto che deve sempre svolgersi in piena libertà ed autonomia.

Dr. Nicola Magrini

Fonte: Lettera Dr. Magrini, ex DG AIFA

 

Redazione Fedaisf

Promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca ed omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informatori scientifici del farmaco.

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