F.I.S.- FABBRICA ITALIANA SINTETICI TRA I PROTAGONISTI DI CPHI WORLDWIDE, IL PIU’ IMPORTANTE APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE DELL’ INDUSTRIA CHIMICO FARMACEUTICA.
L’AZIENDA VENETA, LEADER IN ITALIA NELLA PRODUZIONE DI PRINCIPI ATTIVI PER L’INDUSTRIA FARMACEUTICA, SARÀ PRESENTE ALLATRENTADUESIMA EDIZIONE DELL’EVENTO CHE TORNA A MILANO DAL 9 ALL’11 NOVEMBRE.
Montecchio Maggiore (VI), 3 novembre 2021 – F.I.S. – Fabbrica Italiana Sintetici S.p.A., leader in Italia e tra le prime in Europa per la produzione di principi attivi per l’industria farmaceutica, sarà tra i protagonisti di CPhI Worldwide, il più importante evento internazionale dedicato all’industria chimica e farmaceutica che torna a Milano dopo quattordici anni. L’evento giunge quest’anno alla trentaduesima edizione che si terrà al polo espositivo di Rho Fiera dal 9 all’11 novembre.
CPhI Worldwide vedrà protagonisti oltre ottocento espositori provenienti da 170 paesi differenti operativi su tutta la filiera: produttori di principi attivi, di macchinari, imballaggi, outsourcing, prodotti finiti e biofarmaci. FIS sarà presente allo stand 5B10 – Custom Manufacturing.
FIS è attiva in Italia con 3 stabilimenti a Montecchio Maggiore (VI), Termoli (CB) e Lonigo (VI). L’azienda anche presente negli USA (FIS North America), in Giappone (FIS Japan) e ha un ufficio di rappresentanza in Cina. Conta oggi oltre 1.800 dipendenti, di cui 250 dedicati all’attività in ricerca e sviluppo.
Michele Gavino, Amministratore Delegato di FIS ha così commentato: “Siamo entusiasti di poter finalmente tornare ad incontrare le più importanti realtà del settore in un contesto di richiamo internazionale come quello di Cphi Worlwide. La scelta di Milano quale location dell’evento considerato come punto di riferimento dell’industria del farmaco a livello mondiale, conferma la leadership del nostro Paese nell’ambito della produzione farmaceutica, di principi attivi e CDMO. L’occasione di quest’anno è più che mai importante perché ci offre la possibilità di confrontarci sulle sfide che ci attendono nei prossimi mesi, a partire dalla profonda revisione e trasformazione della supply chain sull’intera filiera farmaceutica che ci impone di accelerare i processi e renderli ancora più flessibili all’interno di un quadro macro-economico in continua evoluzione.”