Come riporta il quotidiano La Repubblica, quello del 40enne trentino sarebbe il primo caso italiano di turismo sanitario. Forma di turismo denunciata dal tribunale nazionale del malato: “Mentre le istituzioni decidono se e come curare più persone, i malati italiani di epatite C vanno in India, oppure a Hong Kong a procurarsi i farmaci a prezzi abbordabili”.
Il farmaco è costituito dalla molecola sofosbuvir, sviluppata dalla casa farmaceutica americana Gilead e assicura una guarigione nel 90-95% dei casi.
Come riporta Repubblica, il problema della medicina è che il prezzo al pubblico è di 74mila euro. Abbastanza per far sbancare il sistema sanitario nazionale, che lo scorso anno ha ammesso il farmaco nelle strutture pubbliche al prezzo “agevolato” di 37mila euro. Ma solo per i casi più gravi.
Marco invece è all’inizio della malattia. E si è ritrovato ultimo in lista d’attesa. Per questa ragione ha deciso di volare in India.
Martedì 4 Agosto 2015 – il Mattino.it
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