Ad un recente convegno di geriatria sulla medicina territoriale, previsti anche interventi di farmacisti , mi è capitato che il titolare di uno studio medico lamentasse il fatto che volendo proporre un elettrocardiogramma economico ha constattato che già la farmacia vicino lo facesse. Quello che mi ha stupito è stato l’atteggiamento di dissappunto perchè intravedeva nella Farmacia un competitor. Ritengo che sia necessario chiarire cosa sia la medicina territoriale e quale sono i ruoli. Chi si reca in farmacia per un ECG non lo fa con lo stesso spirito con cui lo farebbe andando presso uno studio medico. D’altronde il farmacista non deve porsi con atteggiamenti che possono ricordare una vero e proprio atto medico. Il nostro è un ruolo di prevenzione e di allerta, giammai disgnostico, e semmai possiamo essere “reclutatori” per tutti coloro che “non avendo tempo di andare dal medico” constatano con poca spesa che invece è opportuno. Dobbiamo stare molto attenti ai rapporti con altre professioni , c’è posto per tutti purchè i confini siano chiari .