Circa 150 medici della Usl di Frosinone beneficiavano di compensi indebiti per prestazioni "eccezionali e temporanee" che, in realtà, sarebbero dovute essere rese nell’ambito dell’ordinaria attività. E’ quanto emerso dalle indagini dei Nas di Latina. Le buste paga mensili arrivavano anche a 18.000 euro mensili contro i circa 3.000–3.500 euro della sola voce stipendial
08 SET – Si è conclusa l’indagine contabile del Nas di Latina per irregolare gestione di fondi da parte dell’Azienda Usl di Frosinone, per un presunto danno erariale di 10 milioni di euro. Dalle indagini sarebbe emersa un’attività di indebita corresponsione a numerosi medici di diverse branche specialistiche di consistenti somme di danaro a titolo di compensi per prestazioni "eccezionali e temporanee" che, in realtà, sarebbero dovute essere rese nell’ambito dell’ordinaria attività. Circa 150 i medici che hanno beneficiato in busta paga anche di 15.000–18.000 euro mensili contro i circa 3.000–3.500 euro della sola voce stipendiale.
La Procura Regionale presso la Corte dei Conti, su indagini del Nas di Latina, ha emesso un invito a fornire deduzioni a carico di 20 tra dirigenti, componenti del collegio sindacale e funzionari dell’Ausl di Frosinone e della Regione Lazio, per avere più volte autorizzato l’indebito ricorso a fondi del Servizio sanitario regionale senza che ne ricorresse la legittimità o per non avere correttamente esercitato i controlli di competenza sull’operato dell’Azienda sanitaria di Frosinone.
Dagli accertamenti del Nas è emerso che, a causa delle prestazioni "eccezionali e temporanee", la spesa dell’azienda sanitaria ciociara è passata da circa 1 milione di euro del 2001 ad oltre 10 milioni di euro del 2010, per un danno erariale di circa 10 milioni di euro nell’ultimo quinquennio.