CODICE UNICO PER DICHIARARE GUERRA AI “FALSI”

Le aziende farmaceutiche europee dichiarano guerra alla contraffazione e si preparano a lanciare entro il 2008 uno schema pilota per l’introduzione di un codice a barre unico standardizzato per l’identificazione dei medicinali circolanti in Europa: una strategia che consentirà al farmacista di verificare ogni singola confezione farmaceutica prima di dispensarla al paziente. L’annuncio giovedì scorso, a Parigi, durante i lavori dell’assemblea annuale dell’associazione che ha chiesto l’adozione di misure rigorose per contrastare l’illegalità crescente nel settore, documentata – secondo un recentissimo rapporto della Commissione Ue (maggio 2008) – dall’individuazione di 4,81 milioni di confezioni farmaceutiche contraffatte circolanti nell’Unione nel corso del 2007. Nella promessa proposta di direttiva attesa entro fine anno ( cfr. «Il Sole 24 Ore Sanità» n. 12/2007 ) nell’ambito di un più ampio pacchetto regolatorio relativo al settore, le aziende del comparto chiedono in particolare una stretta sulle norme relative al repackaging. Nell’appello lanciato da Parigi l’Efpia richiede nell’ordine: Œ l’introduzione esplicita del divieto di manipolazione delle confezioni farmaceutiche originali lungo tutta la supply chain, dall’uscita dalla fabbrica alla consegna nelle mani del paziente; la definizione certa del grado di responsabilità di tutti i protagonisti della catena di distribuzione compresi brokers, importatori e agenti; Z l’introduzione di pene pesanti per chi risulta coinvolto nell’attività di contraffazione dei medicinali ("dovrebbero essere pari almeno a quelle previste per i protagonisti del narcotraffico", dice testualmente il comunicato); l’implementazione di una intensa attività di informazione-educazione indirizzata ai consumatori, soprattutto in relazione alla necessità di acquistare i medicinali esclusivamente presso i punti vendita legali, essendo accertato che le farmacie on line sono le principali fonti di diffusione di cure "false".  Il Sole 24 Ore Sanita’ del 26/06/2008 , articolo di Sara Todaro  N. 25 24-30 GIUGNO 2008  p. 14  

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