Cisl Pisa, farmaci equivalenti non come originali
La maggioranza dei cittadini pisani che preferiscono i farmaci originali all’equivalente li hanno scelti perché hanno trovato, con i primi, migliori benefici: è la conclusione cui è arrivato l’osservatorio Cisl sulle politiche socio-sanitarie studiando la questione.
Dunque secondo il sindacato i cittadini pisani che hanno fatto una scelta diversa non sono “né spendaccioni, né ignoranti ma semmai coscienti degli effetti della cura che stanno seguendo” invece sorprende, attacca il segretario provinciale della Cisl, Gianluca Federici, “il ragionamento con cui il dg della Asl Toscana nord-ovest, Maria Teresa De Lauretis ha sposato la campagna a favore dei farmaci generici, affermando che se i cittadini scegliessero i farmaci equivalenti se ne trarrebbe un considerevole risparmio per le casse del servizio sanitario (da destinare al miglioramento dei servizi): una tesi che non regge perché la differenza tra il farmaco originale e quello equivalente lo paga il cittadino di tasca propria”.
“Per migliorare i servizi, ad esempio per ridurre le infinite liste di attesa – conclude Federici – bisogna intervenire sugli sprechi. Ma questi non sono addebitabili al cittadino che preferisce il farmaco originale all’equivalente”.
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